Apuleio: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Apuleio==
*La [[demenza]] non può riconoscere sé stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
:''Insania scire se non potest, non magis quam caecitas se uidere.'' (da<ref>Da ''Apologia'', 80).</ref>
*{{NDR|[[Platone]]}} Quanto ai tre viaggi in [[Sicilia]], certo i maligni lo criticano sostenendo opinioni discordanti. Ma la prima volta egli partì per ragioni scientifiche, cioè per conoscere la natura dell'[[Etna]] e gli incendi di questa montagna incavata. (da ''Platone e la sua dottrina'', 1, IV)
*[[Talete]] di Mileto fu senza dubbio il più importante tra quei sette uomini famosi per la loro sapienza – e infatti tra i Greci fu il primo scopritore della geometria, l'osservatore sicurissimo della natura, lo studioso dottissimo delle stelle: con poche linee scoprì cose grandissime, la durata delle stagioni, il soffiare dei venti, il cammino delle stelle, il prodigioso risuonare del tuono, il corso obliquo delle costellazioni, l'annuale ritorno del sole; fu lui a scoprire il crescere della luna che nasce, il diminuire di quella che cala e gli ostacoli di quella che s'inabissa. (da<ref>Da ''Florida'', 18).</ref>
 
==''Le metamorfosi''==
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*Era (Apuleio) realmente un mago? Miracoli egli non ne operava, se non nel mondo fantastico del suo romanzo [...], ma in quanto neoplatonico credeva a un mondo intermedio fra gli dei e gli uomini, mondo di demoni, che molto influivano sulla vita umana. Non superstizioso né bigotto, Apuleio apparisce in questa sua ''Apologia'' sostanzialmente come un mistico, fervido prodotto del suolo africano. ([[Francesco Della Corte]])
 
==[[Incipit]] dedi ''Ilalcune mondo''opere==
===''Il mondo''===
Il mondo nel suo insieme si compone del cielo, della terra, e delle cose che per la loro natura appartengono a entrambi. O, in questi altri termini: il mondo è un cosmo, cioè un insieme ''ordinato e ornato'' per virtù divina e costodito<!--sic--> dagli dèi. La terra, genitrice e nutrice di tutti i viventi, ne occupa fermamente il centro.<brref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===''L'asino d'oro''===
Eccomi a raccontarti, o lettore, storie di ogni genere, sul tipo di quelle milesie e a stuzzicarti le orecchie con ammiccanti parole, solo che tu vorrai posare lo sguardo su queste pagine scritte con un'arguzia tutta alessandrina.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
 
==Citazioni su Apuleio==
*Degno di nota nell'età imperiale di Roma è l'africano Lucio Apuleio di Madaura che nel suo ''Asino d'oro'' tesse cose talvolta immani e talora sublimi, per adulti, ma intorno ad una fiaba da ragazzi: e tutti i racconti posteriori di cavalli e di asini, si rifanno a quella fonte lontana. ([[Olga Visentini]])
*{{NDR|''Le metamorfosi''}} Mi dà le vertigini, mi abbaglia: la natura in se stessa, il paesaggio, l'aspetto puramente pittoresco delle cose vi sono trattati alla maniera moderna e con un soffio antico e cristiano ad un tempo che li pervade. Vi si sente l'incenso e l'orina: la bestialità si congiunge al misticismo. ([[Gustave Flaubert]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==