Pellegrino Matteucci: differenze tra le versioni

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*I preti in Abissinia sono i peggior ministri di religione che esistano al mondo; ignoranti, osteggiano gli Europei perché temono che entrino nel maese maestri di civiltà e di progresso; intriganti, minano tutti i troni per suscitare disordini; dissoluti, entrano per qualche cosa in tutte le questioni dell'alcova e della casa; intemperanti, prima e dopo i servizi divini si danno a smodato cibo a copiose libazioni; avari, vivono elemosinando e traendo profitto dall'ignoranza delle masse; vagabondi ed oziosi, non si preoccupano della dimane perché vivono per l'oggi; mestieranti, prendono moglie affine di perpetuare nei loro figli la comoda professione; spesso hanno molte donne e molti figli, dando esempio di una sfacciata poligamia che non sarebbe nei costumi del popolo abissino. (pp. 17-18)
*[[Giovanni IV d'Etiopia|Re Giovanni]] [...] ha molti diritti alla riconoscenza del popolo, ha date troppe prove di valore e di severità perché tutti dinanzi a lui non debbano trepidare; egli forse non ha a temere per il presente, ma prima di essere Imperatore è padre di un giovane figlio, ed ha ragione di guardare con sfiducia l'avvenire che attende il figlio nel dì della successione, quando esso discenderà nella tomba; una guerra civile, egli la prevede e la presente. (pp. 21-22)
*[[Massaua]] non è un Eden, ma non è neppure uno di quegli orridi paesi che visitai l'anno scorso nell'Africa Centrale. (p. 30)
*Gli indigeni {{NDR|di Massaua}} vivono in luridi abituri costruiti nelle adiacenze del Bazar; le loro case non sono né di pietra, né di terra, né di legno, né di paglia; vi è un po'di tutto, ma a stento stan ritti e quando piove diluvia in casa come fuori. (p. 32)
*Pochi paesi nell'Africa che ho visitato sono corrotti come Massaua; accordo molto all'influenza del clima, ma molto vi hanno pure influito gli Europei che nei paesi occupati portano sempre il peggio della civiltà. (p. 34)
*Massaua è una piazza forte guarnita di buoni cannoni, ma difesa da pessimi soldati, il peggio che possieda l'Egitto ed il Sudan. Sono soldati indisciplinati, corrotti, ladri ed oiosi; e la proprietà ha più da temere quando è da questi guardata che se libera in balla delle avventure. Però quando si sa che può essere vicino l'arrivo del Governatore generale, le cose cambiano; i comandanti usano il massimo rigore verso la truppa, ed i soldati vestono con molta più decenza, tanto da dare a vedere che sono meno tristi. (p. 37)
*I costumi degli indigeni di Massaua non si ponno riportare né al tipo dei popoli abissini, né a quello degli Arabi: vi è troppo miscuglio di razze e di abitudini perché sia possibile trarre dai costumi un concetto chiaro. A Massaua si vedono [[Habesha|Abissini]], [[Oromo|Gallas]], Sudanesi, Danakil, Somali, Adels, Indiani ed Europei; col contatto e col tempo, i costumi, come le razze, si sono fusi, e come ci riuscirebbe impossibile intendere parlata una lingua sola, così ad un etnografo non riescirebbe agevol cosa la descrizione dei costumi di quei di Massaua. (p. 38)
*[...] Il re Giovanni non vede di buon occhio la influenza degli arabi nei suoi Stati, e senza un particolare permesso è inibito ad essi il passaggio dei confini. (p. 166)
*Re Giovanni raggiunse lo splendore del trono più che per diritti dinastici, per imprese guerresche ben riuscite. (p. 170)