Alain-René Lesage: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Alain-René Lesage==
*Ci fecero fare la pace; ci abbracciammo, e da allora siamo nemici mortali. (daref>Da ''Le Diable boiteux'', III; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013).</ref>
*Trovai il porto. Addio, speranza, addio, fortuna; abbastanza mi avete ingannato, ora ingannate altri. (da<ref>Da ''Gil Blas'', lib. IX, cap. X).</ref>
:''Inveni portum; Spes et Fortuna valete. | Sat me lusistis: ludite nunc alios''.
 
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*Una sera, dopo aver congedato gli invitati che erano venuti a cena da me, trovandomi solo con Scipione, gli chiesi che cosa aveva fatto quel giorno. «Un colpo da maestro,» mi rispose. «Vi sto preparando una ricca sistemazione. Voglio farvi sposare la figlia unica di un orefice che conosco.»<br>«La figlia di un orefice!» esclamai sdegnato. «Hai perso il cervello? Come ti viene in mente di propormi una borghesuccia? Quando si ha un certo merito e una certa posizione a Corte, mi pare che si debba avere mire più alte.» «Eh! Signore,» rispose Scipione, «non la prendete così. Pensate che è il marito quello che nobilita la famiglia, e non fate lo schizzinoso più di un'infinità di aristocratici, dei quali potrei citarvi i nomi. Sapete che il partito che vi offro è quello di un'ereditiera di almeno centomila ducati? Non è questo un bel pezzo di oreficeria?» Quando sentii parlare di una somma così grossa, diventai più trattabile. «Mi arrendo,» dissi al mio segretario; «la dote mi fa decidere. Quand'è che me la fai avere?» «Piano, signore,» mi rispose; «un po' di pazienza. Anzitutto bisogna che ne parli al padre, e che lo convinca.» «Benone!» diss'io scoppiando a ridere, «sei ancora a questo punto? Ecco un matrimonio già combinato!» «Molto più di quello che credete,» soggiunse Scipione. «Mi basta parlare per un'ora con l'orefice, e vi garantisco il suo consenso. Ma, prima di spingerci oltre, mettiamoci d'accordo, se non vi dispiace. Supposto che io vi faccia avere centomila ducati, quanti ne toccheranno a me?» «Ventimila,» gli risposi. «Sia lodato il Cielo!» esclamò Scipione. «Io limitavo la vostra riconoscenza a diecimila ducati; voi siete molto più generoso di me. Suvvia, domani comincerò a trattare, e state certo che la cosa andrà in porto, o io sono una bestia.»<br>Effettivamente due giorni dopo mi disse: «Ho parlato col signor Gabriele de Salero - così si chiamava il mio orefice. Gli ho tanto vantato il vostro prestigio e il vostro merito, che lui è ben disposto ad accettarvi per genero. Avrete la figlia con centomila ducati, purché gli dimostriate chiaramente che godete il favore del primo ministro.» «Se non è che questo,» dissi allora a Scipione, «sarò ben presto ammogliato. Ma, a proposito della figlia, l'hai vista? è bella?» «Non tanto quanto la dote. Detto fra noi, questa ricca ereditiera non è bellissima. Fortunatamente voi non ve ne preoccupate molto.» «No, in fede mia,» gli dissi. «Vedi, ragazzo mio, noi, gente di Corte, ci sposiamo unicamente per prender moglie. La bellezza la cerchiamo soltanto nelle spose dei nostri amici, e se per caso sono belle le nostre, ce ne curiamo così poco, che è giustissimo che esse ci puniscano» (p. 557).
*Poco tempo dopo questo colloquio, monsignore cadde ammalato, e, presentendo che la cosa stava facendosi seria, mandò a chiamare due notai a Madrid per far testamento. Fece anche arrivare tre illustri medici che godevano fama di guarire talvolta i loro malati. Come si seppe al castello del loro arrivo, si sentirono dappertutto pianti e lamenti, perché tutti consideravano ormai imminente la morte del padrone, tanto si era prevenuti contro quei signori! Questi avevano condotto seco un farmacista e un chirurgo, che abitualmente eseguivano le loro prescrizioni. Anzitutto lasciarono che i notai svolgessero i loro compiti, poi si disposero a svolgere il loro. Siccome erano della scuola del dottor Sangrado, subito alla prima visita ordinarono salassi su salassi, tanto che dopo sei giorni ridussero all'agonia il conte-duca, e al settimo lo liberarono per sempre della sua visione (p. 795).
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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==Altri progetti==
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