Fernando Pessoa: differenze tra le versioni

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*''Amo come l'[[amore]] ama. | Non conosco altra ragione di amarti che amarti. | Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che [[dichiarazioni d'amore dalle poesie|ti amo]], | se ciò che ti voglio dire è che [[ti amo]]?'' (da ''Faust'', a cura di Teresa Sobral Cunha, traduzione di Maria José de Lancastre, Einaudi, 1989)
*Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un [[cuore]] eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove. (da ''Poesie inedite'')
*L'origine mentale dei miei eteronomi è nella mia organica e costante tendenza alla spersonalizzazione e alla simulazione.<ref>Citato in: Marcello Veneziani, ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 223</ref>
*''Il [[poeta]] è un fingitore. | Finge così completamente | che arriva a fingere che è dolore | il dolore che davvero sente''. (da ''Autopsicografia'', 1° aprile 1931, in ''Una sola moltitudine'', a cura di A. Tabucchi e M. J. de Lancastre, Adelphi)<ref>Citato anche in ''Il poeta è un fingitore'', n. 1.</ref>
*L'uomo è diverso dall'[[animale]] solo perché non sa esserne uno preciso. (da ''L'ora del diavolo'', a cura di A. Andreoli, Il Segnale, Roma)
*''Non sono niente. | Non sarò mai niente. | Non posso voler essere niente. | A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.'' (da ''Tabaccheria'', in ''Poesie di Álvaro de Campos'')