Tommaso d'Aquino: differenze tra le versioni

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*I [[peccato (religione)|peccati]] sono farina del nostro sacco; il bello, il buono che è in noi è frutto della [[misericordia]] di [[Dio]].<ref>Citato in [[Mario Canciani]], ''Vita da prete'', Mondadori 1991, p. 7.</ref>
*I primi concetti dell'intelletto preesistono in noi come semi di scienza, questi sono conosciuti immediatamente dalla luce dell'intelletto agente dall'astrazione delle specie sensibili... in questi principi universali sono compresi, come germi di ragione, tutte le successive cognizioni.<ref>Dal ''De Veritate'', q. 11 a. 1 – co.</ref>
*I principi innati nella ragione si dimostrano verissimi: al punto che non è neppure possibile pensare che siano falsi.<ref>Da ''Contra Gentiles'', I, c. 7 n. 2.</ref>
*La mia anima non è me stesso.<ref>Citato in [[Fulton J. Sheen]], ''Tre per sposarsi'', Edizioni Richter, Napoli, 1964.</ref>
*La pace è indirettamente opera della giustizia, in quanto questa ne rimuove gli ostacoli, ma è opera della carità che, in forza della sua natura, porta la pace.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 64. ISBN 9788858019429</ref>
*Lasciamo che un Santo scriva di un altro Santo!<ref>Citato in [[Albino Luciani]], ''Illustrissimi'', premessa di [[Igino Giordani]], commento di [[Giovanni Mocchetti]], Edizioni APE Mursia, Milano, 1979.</ref>
*La [[maschio e femmina|femmina]], infatti, ha bisogno del [[maschio e femmina|maschio]] non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio.<ref>Da ''Contra Gentiles'', III, c. 123.</ref>
*La [[natura]] non è altro che il piano di un Artista, e di un Artista divino, iscritto all'interno delle cose, grazie al quale si muovono verso un fine determinato, come se il costruttore di una nave potesse fornire ai pezzi di legno la capacità di muoversi da sé per la produzione della forma della nave.<ref>Da ''In octo libros Physicorum Aristotelis expositio'', Marietti, Torino-Roma, II, c. 8, l. 14, p. 268. Citato in Rafael Martínez, Juan José Sanguineti, ''Dio e la natura'', Armando Editore, Roma, 2002, [http://books.google.it/books?id=1964Tff6Wq4C&pg=PA75 pp. 75-76]. ISBN 88-8358-373-6</ref>
*La presenza del vero corpo e sangue di Cristo in questo sacramento non può essere rilevata dai sensi o dall'intelletto, ma dalla fede soltanto.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 229. ISBN 9788858015810</ref>
*La scienza filosofica riguarda l'ente in quanto ente, cioè considera l'ente dal punto di vista della ratio universale di ente, e non dal punto di vista della ratio specifica di qualche ente particolare.<ref>Da ''In Met.'', XI, l. 3 n. 1.</ref>
*Nessun uomo dovrebbe vendere una cosa a un altro uomo per più del suo valore.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'economia'', traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. xx. ISBN 9788858014158</ref>
*Perciò l'[[Eiaculazione|emissione dello sperma]] deve essere così ordinata da poterne seguire la generazione e l'educazione della prole. Da ciò risulta evidente che è contro il bene dell'uomo ogni emissione dello sperma, prodotta in modo da non poterne seguire la generazione. […] Perciò, dopo il peccato di omicidio, col quale si distrugge la natura umana già esistente in atto, occupa il secondo posto questo genere di peccato, col quale viene impedita la generazione della natura umana.<ref>Da ''Contra Gentiles'', III, c. 122.</ref>
*Quando si dice che l'intemperanza è il vizio più disonorante, s'intende tra i peccati umani […] Ma quei peccati che sorpassano i limiti della natura umana sono ancora più disonoranti. Tuttavia anche questi sembrano ridursi per eccesso al genere dell'intemperanza: il fatto, per esempio, di mangiare carne umana, o nel coito bestiale od [[omosessualità | omosessuale]].<ref>Da ''Somma Teologica, IIa-q.CXVII, a.4''.</ref>
*Quello che si [[speranza|spera]] si deve credere che possa essere ottenuto; è quanto aggiunge la speranza al puro desiderio.<ref>Da ''Comp. Theol.'' II, 8 – citato in [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]], ''Sperare per tutti'', Jaca Book, Milano 1997, p. 55.</ref>
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*Guardati dall'uomo d'un solo libro, che ha letto un solo libro.
:''Cave ab homine unius libri.''<ref>Traduzione da [[Servio Marzio]], ''Cum grano salis'', Vallardi.</ref>
 
==''Contra Gentiles''==
*I principi innati nella ragione si dimostrano verissimi: al punto che non è neppure possibile pensare che siano falsi.<ref>Da ''Contra Gentiles'', (I, c. 7 n. 2.</ref>)
*Perciò l'[[Eiaculazione|emissione dello sperma]] deve essere così ordinata da poterne seguire la generazione e l'educazione della prole. Da ciò risulta evidente che è contro il bene dell'uomo ogni emissione dello sperma, prodotta in modo da non poterne seguire la generazione. […] Perciò, dopo il peccato di omicidio, col quale si distrugge la natura umana già esistente in atto, occupa il secondo posto questo genere di peccato, col quale viene impedita la generazione della natura umana.<ref>Da ''Contra Gentiles'', (III, c. 122.</ref>)
*La [[maschio e femmina|femmina]], infatti, ha bisogno del [[maschio e femmina|maschio]] non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio.<ref>Da ''Contra Gentiles'', (III, c. 123.</ref>)
 
==''Summa Theologiae''==