Carl Rogers: differenze tra le versioni

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'''Carl Ransom Rogers''' (1902 – 1987), psicologo statunitense.
 
*Che cosa sarò nel prossimo istante e ciò che farò scaturisce dal momento e non si può prevedere.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 133. ISBN 9788858015018</ref>
*Il processo della buona vita... significa immergersi appieno nella corrente della vita.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 137. ISBN 9788858015018</ref>
*Il sé e la personalità emergono dall'esperienza, non è l'esperienza a essere tradotta... affinché rientri in strutture preconcette del sé.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 134. ISBN 9788858015018</ref>
*L'essere umano soggettivo ha un grande valore... quello di essere innanzitutto una persona umana, a prescindere dalle etichette e dalle valutazioni.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della psicologia'', traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 136. ISBN 9788858015018</ref>
*La tendenza a [[Giudizio|giudicare]] gli altri è la più grande barriera alla [[comunicazione]] e alla [[comprensione]].<ref>Da ''Harvard business review'', 1952.</ref>
*Le idee di nessun altro e nessuna delle mie idee hanno la stessa autorità della mia esperienza.
:''No other person's ideas, and none of my own ideas, are as authoritative as my experience''.<ref>Da ''On Becoming a Person'', 1961, p. 23-24.</ref>
*Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: «Grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me».<ref>Da un articolo del 1958; citato in [[Jeremy Rifkin]], ''La civiltà dell'empatia: La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi'', traduzione di Paolo Canton, Mondadori, Milano, 2010, p. 15. ISBN 978-88-04-59548-9</ref>