Cesare Mori: differenze tra le versioni

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*Costoro non hanno ancora capito che briganti e mafia sono due cose diverse. Noi abbiamo colpito i primi che, indubbiamente, rappresentano l'aspetto più vistoso della malvivenza siciliana, ma non il più pericoloso. Il vero colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito di rastrellare non soltanto fra i fichi d'india, ma negli ambulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi padronali e, perché no, di qualche ministero.<ref name=petacco>Citato in Arrigo Petacco, ''Il prefetto di ferro''.</ref>
*Gioventù nazionale un corno! Quelli {{NDR|i fascisti}} sono dei sovversivi come gli altri. {{NDR|i comunisti}}<ref name=petacco/>
*Il mio nome è Mori e non esiterò a uccidere! Il crimine deve sparire come sparisce questa polvere spazzata via dal vento!<ref>InCitato in AA.VV., ''Il libro del crimine'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 140. ISBN 9788858019412</ref>
*La redenzione è sempre possibile a coloro che intendono lealmente ottenerla, non certo a coloro che per redenzione intendono amnistia per i passati delitti onde godersi in pace ciò che hanno estorto, predato o truffato nel passato.<ref name="petacco" />
*Quel coglione {{NDR|[[Benito Mussolini]]}} non ha capito che ha perduto la guerra prima di cominciarla.<ref>Frase pronunciata il 10 ottobre 1940. Riportato in una segnalazione dell'OVRA conservata tra le carte del Duce all'Archivio di Stato e citato in [[Roberto Gervaso]], ''Ve li racconto io'', Milano, Mondadori, 2006, p. 61. ISBN 88-04-54931-9</ref>