Max Brooks: differenze tra le versioni

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*È una cosa vecchia come... non so, credo vecchia come la guerra. È la paura, amico, solo la paura, e non devi essere il nuovo Sun Tzu del cazzo per sapere che il vero combattimento non è uccidere o fare del male all'altro, ma spaventarlo abbastanza da mettere la parola fine alla battaglia. Abbattere il loro spirito, ecco cosa cerca di fare ogni esercito, dalle pitture tribali sul viso alla blitzkrieg a... come chiamammo il primo round della seconda guerra del golfo, ''Shock and Awe''? Nome perfetto, 'Stupore e Terrore'! Ma se il nemico non può essere preso di soprassalto e intimorito? Non è difficile stupirli e terrorizzarli, è biologicamente ''impossibile''! Ecco cosa successe quel giorno fuori da New York, ecco il fallimento che quasi ci fece perdere la maledetta guerra. Il fatto che non potevamo stupire e terrorizzare Zom ci rimbalzò in faccia come un boomerang e in realtà permise a Zom di sorprendere e terrorizzare noi! Loro non hanno paura! Non importa cosa facciamo, non importa quanti ne uccidiamo, non avranno mai, mai paura! (Todd Wainio, p. 102)
*Ha mai visto l'effetto di un'[[Bomba a vuoto|arma termobarica]]? Ha mai chiesto a quelli con le stellette sulle spalle che cosa sanno? Ci scommetto le palle che non le direbbero mai tutta la verità. Sentirebbe parlare di calore e pressione, la palla di fuoco che continua a espandersi, a esplodere, e letteralmente frantuma e incendia ogni cosa sul suo cammino. Calore e pressione, ecco cosa significa termobarico. Sembra abbastanza cattivo, giusto? Quello che non sentirebbe raccontare è l'immediato effetto collaterale, il vuoto che si crea quando la sfera di fuoco si contrae. Chiunque rimane vivo finirà con l'aria risucchiata fuori dai polmoni o - questo non lo ammetteranno ''mai'' con nessuno - con i polmoni strappati fuori dalla bocca. (Todd Wainio, p. 103)
*{{NDR|Sulla [[Corea del Nord]]}} La popolazione era pesantemente militarizzata, inquadrata in ranghi con una capacità di reazione al confronto della quale Israele sembrava Islanda. Più di un milione tra uomini e donne sotto le armi e altri cinque milioni come riserve. È più di un quarto della loro intera popolazione, per non parlare del fatto che quasi tutti mel paese prima o poi ricevevano un addestramento militare di base. Più importante di questo addestramento, però, e più importante di ogni altra cosa per quel tipo di guerra, avevano un livello di disciplina nazionale quasi sovrumano. I nordcoreani venivano indottrinati sin dalla nascita, spinti a credere che le loro vite erano insignificanti, che esistevano solo per servire lo stato, la rivoluzione, e il Grande Leader. (Hyungchol Choi, p. 185)
*Ero un ''[[otaku]]''. So che ormai questo termine significa tantissime cose per tantissime persone, ma per me significava semplicemente 'tagliato fuori'. So anche che gli americani, soprattutto i giovani, devono sentirsi intrappolati dalle pressioni sociali. È così per tutti gli umani. Tuttavia, se ho capito bene la vostra cultura, l'individualismo è per voi una cosa da incoraggiare. Voi riverite il "ribelle", la "canaglia", quelli che con fierezza si allontanano dalla massa. Per voi l'individualità è il distintivo dell'onore. Per noi è il nastro della vergogna. Prima della guerra, tutti gli aspetti della nostra vita erano sottoposti a giudizi esterni. L'aspetto, il modo di parlare, tutto, dalla posizione professionale al modo in cui starnutivi, doveva essere pianificato e orchestrato seguendo la rigida dottrina del confucianesimo. Alcuni avevano la forza, o la mancanza di forza, necessaria per accettare questa dottrina. Altri, come me, sceglievano l'esilio in un mondo migliore. Quel mondo era il cyberspazio, ed era fatto su misura per gli otaku giapponesi.<br>Non sono in grado di parlare del vostro sistema di istruzione né, in effetti, di quello di qualsiasi altro paese, ma il nostro era quasi interamente basato sulla conservazione della memoria. Dal primo giorno in cui mettevano piede in un'aula, ai bambini giapponesi del periodo prebellico venivano somministrati volumi su volumi di fatti e figure che non avevano nessuna applicazione pratica nelle nostre vite. Fatti che non avevano una componente morale, un contesto sociale o un legame umano col mondo esterno. Non avevano altro motivo di esistere se non perché padroneggiarli portava aall'ascensione. A quei bambini non insegnavano a pensare, bensì a memorizzare. (Kondo Tatsumi, pp- 189-190)
*Sì, l'[[Unione Sovietica]] era arretrata e inefficiente, e sì, la nostra economia crollò dalle cima di montagne di armi. Ma quando la madrepatria ne ebbe bisogno, queste montagne salvarono i suoi figli. (Sergei Ryzhkov, p. 265)
*La guerra ci ha riportati alle nostre radici, ci ha fatto ricordare che cosa significa essere russi. Siamo di nuovo forti, di nuovo temuti, e per un russo questo significa una sola cosa: finalmente siamo di nuovo al sicuro! (Maria Zhuganova, p. 297)