William Shakespeare: differenze tra le versioni

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==Citazioni di William Shakespeare==
*Ché un boccale di [[birra]] è un pasto da re. (da ''Il racconto d'inverno'', atto IV, scena III)
*E la [[verginità]], la vostra buona vecchia verginità, somiglia tanto a quelle pere vizze di Francia, brutte fuori e dentro acide. ('''Parolles''': da ''Tutto è bene quel che finisce bene'', atto I, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*[[Eresia|Eretico]] sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro! (da ''Il racconto d'inverno'')
*Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello [[zelo]] con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici. ('''Wolsey''': da ''Re Enrico VIII'', atto III, scena II)
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*La [[malinconia]] dagli oscuri occhi, triste compagna. ('''Pericle'''; atto I, scena III)
*Più bella è l'apparenza e peggiore l'inganno. ('''Cleone'''; atto I, scena V)
*Beh, fanno come gli uomini a terra: i grandi mangiano i piccoli. ('''Primo pescatore''', atto II, scena I)
*Ai miei occhi sembra un diamante tra pezzi di vetro. ('''Taisa'''; atto II, scena III)
*Vedo così che il tempo è il vero tiranno dei mortali, li genera e li seppellisce, a suo piacimento. A loro, inascoltati, non resta che la fatalità. ('''Pericle'''; atto II, scena III)
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*Una [[donna]] disonesta non è una donna. ('''Marina'''; atto IV, scena I)
*Quello la sua malattia se l'è portata addosso dalla Francia, e la vuol rinfrescare qui da noi. So che verrà a cercare l'ombra nostra per sciorinar la sua corona al sole.<ref>La malattia cui si riferisce è la [[sifilide]], nota anche come "mal francese". "Sciorinar la sua corona al sole" vuol dire "spendere i suoi denari". La "corona" infatti è il denaro per antonomasia. Il "sole" era simbolo frequente nelle insegne dei bordelli in Inghilterra. Ma ''crown'' ha, tra i vari significati, anche quello di "zucca pelata" (la calvizia era un frequente effetto della sifilide). La Mezzana quindi, con le stesse parole, vuole anche intendere che il sifilitico cavalier francese, oltre a spendere le sue corone, verrà anche a spandere la sua malattia.</ref> ('''Mezzana'''; atto IV, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*Viei, Taisa, tra le mie braccia, qui ti seppellisco una seconda volta. ('''Pericle''', atto V, scena III)
 
==''Re Lear''==
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*Parole, parole, solo parole, non c'è sostanza che venga dal cuore. ('''Troilo''', atto V, scena III)
*Sono un bastardo anch'io; adoro i bastardi! Sono nato bastardo, allevato bastardo, bastardo di testa, bastardo nel valore, illegittimo da ogni punto di vista. ('''Tersite''', atto V, scena VIII)
 
===''Tutto è bene quel che finisce bene''===
{{Vedi anche|Tutto è bene quel che finisce bene}}
===[[Incipit]]===
====Chiara Lombardi====
''Entrano il giovane Bertram conte di Rossiglione, la contessa sua madre, Elena e lord Lafeu, tutti in lutto''<br>
'''Contessa''': Lasciare partire mio figlio da me è come seppellire un'altra volta mio marito.<br>
'''Bertram''': E nell'andarmene, signora, io rinnovo le lacrime per la morte di mio padre; ma devo obbedire all'ordine di sua maestà: sono sotto la sua tutela, oltre che sempre suo suddito.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''Tutto è bene ciò che finisce bene'', in "Tutte le opere", traduzione di Chiara Lombardi, Giunti, 2019}}
 
====Goffredo Raponi====
''Rossiglione, il palazzo del conte.<br>Entrano il giovane BERTRAMO, la CONTESSA sua madre, ELENA, LAFEU, tutti vestiti a lutto''<br>
'''Contessa''' – Lasciare ora andar via da me mio figlio è come seppellire mio marito una seconda volta.<br>
'''Bertramo''' – E per me, madre, è piangere mio padre un'altra volta, andando via: ma devo sottostare a un ordine del re, al quale sono tanto più soggetto ora che sono sotto sua tutela.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Tutto è bene quel che finisce bene]'', traduzione originale di Goffredo Raponi}}
 
====Nicoletta Rosati Bizzotto====
''Rossillion. Il palazzo del conte.<br>Entrano il giovane Bertram, conte di Rossillion, sua madre, la Contessa, Elena e lord Lafew, tutti vestiti di nero.''<br>
'''Contessa''': Consegnare mio figlio al mondo è come dare nuovamente sepoltura al mio sposo.<br>
'''Bertram''': E nell'andare, signora, piango nuovamente la morte di mio padre; ma devo obbedienza al comando di sua maestà; di cui sono pupillo ora e sarò sempre suddito.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''Tutto è bene quel che finisce bene'', traduzione di Nicoletta Rosati Bizzotto, Newton Compton, 1990}}
 
===Citazioni===
*Non è a mio padre che penso, e questi lacrimoni di ora onorano la sua memoria più di quelli che piansi per lui allora. Com'era? Io l'ho dimenticato. ('''Elena''', atto I, scena I)
*È come se mi fossi innamorata di una stella splendente, e pensassi di sposarla, tanto lui è al di sopra di me. ('''Elena''', atto I, scena I)
*E la [[verginità]], la vostra buona vecchia verginità, somiglia tanto a quelle pere vizze di Francia, brutte fuori e dentro acide. ('''Parolles''': da ''Tutto è bene quel che finisce bene'', atto I, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber)
*Se è il titolo che disprezzi in lei, io posso crearlo. È strano, il sangue di tutti noi, mescolato insieme, per colore, peso e calore non si distingue, si confonde; però, le differenze sono enormi. ('''Re di Francia''', atto II, scena III)
*Rispetto a una casa tetra e a una moglie odiata, meglio la guerra. ('''Betramo''', atto II, scena III)
*Un giovanotto sposato è un uomo sciupato. ('''Parolles''', atto II, scena III)
*La trama della vita è un tessuto misto, bene e male mescolati insieme. ('''Primo nobile''', atto IV, scena III)
 
==''Venere e Adone''==
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regnano.</ref> la visita di Stato che gli deve.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Il racconto d'inverno]'', traduzione originale di Goffredo Raponi}}
 
===''Tutto è bene quel che finisce bene''===
{{Vedi anche|Tutto è bene quel che finisce bene}}
====Chiara Lombardi====
''Entrano il giovane Bertram conte di Rossiglione, la contessa sua madre, Elena e lord Lafeu, tutti in lutto''<br>
'''Contessa''': Lasciare partire mio figlio da me è come seppellire un'altra volta mio marito.<br>
'''Bertram''': E nell'andarmene, signora, io rinnovo le lacrime per la morte di mio padre; ma devo obbedire all'ordine di sua maestà: sono sotto la sua tutela, oltre che sempre suo suddito.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''Tutto è bene ciò che finisce bene'', in "Tutte le opere", traduzione di Chiara Lombardi, Giunti, 2019}}
 
====Goffredo Raponi====
''Rossiglione, il palazzo del conte.<br>Entrano il giovane BERTRAMO, la CONTESSA sua madre, ELENA, LAFEU, tutti vestiti a lutto''<br>
'''Contessa''' – Lasciare ora andar via da me mio figlio è come seppellire mio marito una seconda volta.<br>
'''Bertramo''' – E per me, madre, è piangere mio padre un'altra volta, andando via: ma devo sottostare a un ordine del re, al quale sono tanto più soggetto ora che sono sotto sua tutela.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/shakespeare/index.htm Tutto è bene quel che finisce bene]'', traduzione originale di Goffredo Raponi}}
 
====Nicoletta Rosati Bizzotto====
''Rossillion. Il palazzo del conte.<br>Entrano il giovane Bertram, conte di Rossillion, sua madre, la Contessa, Elena e lord Lafew, tutti vestiti di nero.''<br>
'''Contessa''': Consegnare mio figlio al mondo è come dare nuovamente sepoltura al mio sposo.<br>
'''Bertram''': E nell'andare, signora, piango nuovamente la morte di mio padre; ma devo obbedienza al comando di sua maestà; di cui sono pupillo ora e sarò sempre suddito.<br>
{{NDR|William Shakespeare, ''Tutto è bene quel che finisce bene'', traduzione di Nicoletta Rosati Bizzotto, Newton Compton, 1990}}
 
==Citazioni su William Shakespeare==