Portiere: differenze tra le versioni

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*La [[vita]] è fatta di piccole solitudini, quella del portiere di più. ([[Fabien Barthez]])
*Ma perché bisogna comprare guanti solo al portiere? Qui sono tutti uguali. Li devono avere pure gli altri. ([[Angelo Massimino]])
*Ormai ogni uscita, per noi portieri, è un rischio. Ammetto di avere qualche remora ogni volta che lascio i pali, perché gli [[Attaccante|attaccanti]] hanno capito il trucco: ti vengono incontro, poi all'ultimo momento spostano il pallone e ti arrivano addosso, così non puoi evitarli e l'[[arbitro]] concede il [[Calcio di rigore|rigore]]. Uscire dalla porta, ormai, è un'avventura pericolosissima... ([[Luca Marchegiani]])
*Se non sei tormentato dopo aver fatto un errore, non sei un grande portiere. In quel momento, non importa quello che hai fatto in passato, perché sembra non avere futuro. ([[Lev Jašin]])
*Secondo me è il ruolo più bello che esista nel calcio, sarò di parte ma è un qualcosa che ti regala un'emozione diversa, che non ti danno gli altri ruoli, sembra quasi di praticare uno sport a parte. Sei da sola, ti alleni sola [...]. Puoi fare la partita perfetta e poi per una disattenzione ti può crollare tutto addosso, bisogna rimanere in equilibrio e cercare di sbagliare pochissimo. Ci vuole anche un po' di pazzia. ([[Federica Russo]])
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*Se sono in palio i tre punti, se è una partita importante il tuo pensiero, anche quando attacca la tua squadra, è tutto concentrato sull'azione, sulla previsione, quasi geometrica, di quali potrebbero essere le insidie di un improvviso rovesciamento di campo. Ma quando la partita ha un risultato certo o è meno importante di altre il portiere, quando la palla è lontana, pensa ai casi suoi, ai suoi problemi di vita quotidiana. È assorto, spesso guarda il pubblico, ma la sua testa è lontana. Questa è la verità, vera. Ma un buon portiere non si distrae, quando si ha bisogno di lui.
*Un portiere deve essere masochista. Come ruolo può essere paragonato all'arbitro. Ha il potere di comandare ma può solo subire gol, non può segnare, e deve sopportare offese continue. La psicologia dovrebbe studiare questo ruolo così contraddittorio. Per me fare una papera è uno shock. Ci metto giorni a riprendermi. Invidio chi ne commette di più. Lo shock non è così grande.
 
===[[Luca Marchegiani]]===
*{{NDR|«Come era il portiere degli anni '90?»}} Da un punto di vista tecnico, per le parate, era più forte di quello di oggi. Il portiere del 2010, però, è più completo.
*Il portiere, rispetto ai suoi compagni, deve avere delle caratteristiche psicologiche diverse, deve sfruttare l'errore, la sconfitta, il gol preso per migliorare. C'è ne sono tanti, di ragazzi, che smettono perché quando subiscono il gol sentono e vedono il compagno che li manda a quel paese, o l'altro che allarga le braccia o la altro ancora che si mette le mani nei capelli. Solo chi va avanti, farà il portiere.
*Il portiere che attacca la palla non va sempre bene. Noi aspettavamo la palla. Un po' per scherzo e un po' sul serio, dicevo sempre che il pallone deve essere tuo amico, lo devi accogliere, non respingere, non prenderlo a cazzotti.
*Ormai ogni uscita, per noi portieri, è un rischio. Ammetto di avere qualche remora ogni volta che lascio i pali, perché gli [[Attaccante|attaccanti]] hanno capito il trucco: ti vengono incontro, poi all'ultimo momento spostano il pallone e ti arrivano addosso, così non puoi evitarli e l'[[arbitro]] concede il [[Calcio di rigore|rigore]]. Uscire dalla porta, ormai, è un'avventura pericolosissima... ([[Luca Marchegiani]])
*Una respinta passa sempre per una grande parata, mentre una palla bloccata diventa una parata facile e questo, in un calcio così spettacolarizzato, ha il suo peso, anche il portiere vuole prendere mezzo punto in più nelle pagelle dei giornali.
 
===[[Dino Zoff]]===