Umberto Cerroni: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: Gramsci: divaricazione fra politica e cultura e debolezza del Risorgimento
→‎Citazioni: Eduard Bernstein e il riformismo
 
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===Citazioni===
*Dalla constatazione che le condizioni economiche del proletariato, anche grazie alle lotte politiche condotte, erano andate migliorando [[Eduard Bernstein|Bernstein]] prendeva le mosse per «revisionare» l'intera tradizione marxista. Egli respingeva la ''teoria del crollo'' della società capitalistica per l'impossibilità di superare le crisi di sottoconsumo. Da qui Bernstein passava a negare la necessità di un passaggio rivoluzionario al socialismo e sosteneva la possibilità di una trasformazione sociale mediante riforme. Il riformismo e l'introduzione del suffragio universale avrebbero consegnato il potere ai lavoratori. (cap. 1, pp. 10-11)
*Polemico con il tradizionalismo [[Populismo|populista]], [[Lenin]] affermava che le nuove forze sociali dovevano prendere la testa del processo di modernizzazione battendosi per la democrazia rappresentativa e le libertà politiche. Questa analisi sospinse l'economista Lenin a dedicarsi all'azione politica. E fu certamente questa analisi che fece maturare la sua teoria della guida socialista del movimento democratico in un paese contadino. (cap. 1, p. 13)
*Il [[fascismo]] in Italia raccolse forze sociali disparate, di provenienza politica la più diversa (socialisti, anarchici, sindacalisti rivoluzionari, cattolici clericali, nazionalisti, repubblicani atei, ex ufficiali monarchici) unificate dal malcontento nei confronti delle agitazioni operaie e contadine e del trattato di pace<ref>[[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di pace di Versailles]] del 1919 alla fine della prima guerra mondiale.</ref>. Una seria elaborazione programmatica mancava anche perché il fascismo nasceva come movimento di piazza organizzato da azioni squadriste e «spedizioni punitive» condotte per rappresaglia contro leghe, camere del lavoro, sezioni socialiste, giornali. (cap. 3, p. 36)