Pellegrino Matteucci: differenze tra le versioni

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[[File:Pellegrino Matteucci 1.JPG|thumb|Pellegrino Matteucci]]
'''Pellegrino Matteucci''' (1850 – 1881), esploratore e geografo italiano.
 
==[[Incipit]] di ''In Abissinia''==
===[[Incipit]]===
Pochi popoli della terra {{sic|ponno}} vantare una storia tanto gloriosa quanto gli Etiopi, ma pochi ancora caddero tanto in basso da obbligarci a chiedere se i viventi {{sic|sieno}} una discendenza di quei grandi, o se tutti gli storici da Erodoto ad Omero, da Ludolfo a Salt, da Bruce a Malte-Brun non fossero tratti in errore quando ci descrissero i portenti di questi giganti. Ma gli antichi non meritano proprio una gran fede; nei loro libri, alludo a Strabone ed a Diodoro Siculo, si sono registrate tante enormità che conviene riporle tra le fiabe; ed i moderni che dell'Etiopia scrissero molte cose sono caduti nelle falsità in omaggio agli storici che riferivano queste come fatti. <!--(cap. 1 Generalità, pp 1-2)-->
 
===Citazioni===
*Seguitemi, e piangete. Avevo letto molte descrizioni di viaggiatori che parlavano della tratta dei negri e descrivevano mercati di carne umana; ho viaggiato l'Africa centrale da Chartum sino alla remota Fadasi, e mai non mi era occorso di assistere ad uno spettacolo tanto ributtante, come quello offertomi dal mercato di schiavi a Baso. (p. 272)
 
==''La spedizione italiana all'Africa equatoriale''==
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*Confesso ingenuamente che quando leggo le memorie di [[Giovanni Miani]]<ref>Giovanni Miani (1810–1872), esploratore italiano.</ref> mi viene da piangere: povero vecchio! senza un centesimo in tasca ha intrapreso dei viaggi che, difficili oggi, erano quasi impossibili a quei tempi; e noi italiani sino a pochi mesi fa lo abbiamo chiamato uno spavaldo avventuriero, ed anche oggi non gode quella fama a cui le sue dotte ed onorate fatiche gli danno ampio diritto di meritare. (p. 11)
*{{NDR|Miani}} Non viveva che di un solo pensiero; scoprire le origini Nilotiche<ref name="Nilo"/> per dar gloria non tanto al suo nome, quanto a quello d'italiano. (p. 11)
 
==[[Incipit]] di ''In Abissinia''==
Pochi popoli della terra {{sic|ponno}} vantare una storia tanto gloriosa quanto gli Etiopi, ma pochi ancora caddero tanto in basso da obbligarci a chiedere se i viventi {{sic|sieno}} una discendenza di quei grandi, o se tutti gli storici da Erodoto ad Omero, da Ludolfo a Salt, da Bruce a Malte-Brun non fossero tratti in errore quando ci descrissero i portenti di questi giganti. Ma gli antichi non meritano proprio una gran fede; nei loro libri, alludo a Strabone ed a Diodoro Siculo, si sono registrate tante enormità che conviene riporle tra le fiabe; ed i moderni che dell'Etiopia scrissero molte cose sono caduti nelle falsità in omaggio agli storici che riferivano queste come fatti. <!--(cap. 1 Generalità, pp 1-2)-->
 
==Citazioni su Pellegrino Matteucci==