Preghiere dai libri: differenze tra le versioni

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*Io non conosco nessuna preghiera più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». ([[Arthur Schopenhauer]])
*L'infermiera entrò nella stanza e chiuse la porta. Sedetti fuori in corridoio. Tutto era finito dentro di me. Non pensavo a niente. Non potevo pensare. Sapevo che sarebbe morta e pregavo che non morisse. Non lasciarla morire. Oh Dio, per favore non lasciarla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Ti prego, ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire. Dio caro, non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, ti prego, non lasciarla morire. Dio, ti prego, non farla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Hai preso il bambino ma non lasciarla morire. Hai fatto bene ma non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire. ([[Ernest Hemingway]])
*«Oh, eccome se sappiamo pregare! Da un pezzo ormai: e io che sono grande prego da sola, mentre Kolja e Lìdočka insieme alla mamma, a voce alta; prima recitano l'Ave Maria, e poi ancora un'altra preghiera: "Dio mio, perdona e benedici nostra sorella Sonja", e poi ancora: "Dio mio, perdona e benedici l'altro nostro papà", perché il nostro vecchio papà ormai è morto, e questo qui per noi è un altro papà, e noi preghiamo anche per quello.»<br>«Pòlen'ka, io mi chiamo Rodiòn; pregate qualche volta anche per me: "per il servo Rodiòn", e nient'altro.» ([[Fëdor Dostoevskij]])
*Sapevo che se non avessi trovato un modo per affrontarli, la rabbia e l'odio mi avrebbero sopraffatto e sarei stata fagocitata dalla paura, dalla tristezza e dalla frustrazione. Sapevo che l'odio e l'aggressività erano parte della stessa violenza che cercavo di fermare. E così pregai.<br />«Ti prego, Spirito dell'Universo, ti prego, aiutami a trovare un modo per affrontare tutto questo, perché altrimenti mi consumerà». ([[Julia Butterfly Hill]])
*Si fermò, incrociò le braccia sul petto come faceva quando era piccolo, levò in alto gli occhi e disse, rivolto a qualcuno:<br />– Signore, aiutami, insegnami, vieni a dimorare in me e purificami da ogni sozzura!<br />Pregava, chiedeva a Dio di aiutarlo, di dimorare in lui e di purificarlo, ma intanto ciò che chiedeva si era già realizzato. Dio, che viveva in lui, si era destato nella sua coscienza. Lo sentì in sé, e perciò sentì non solo libertà, coraggio e gioia di vivere, ma sentì tutta la potenza del bene. Adesso si sentiva capace di fare tutto il meglio che poteva fare un uomo. ([[Lev Tolstoj]])