Guerra in Bosnia ed Erzegovina: differenze tra le versioni

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*Benché tutti i gruppi che presero parte alla carneficina bosniaca commisero violazioni dei diritti umani, fu la milizia serba, fornita dell'arsenale più potente, a macchiarsi dei crimini di gran lunga più efferati. ([[Madeleine Albright]])
*[È un] campo di sterminio o qualcosa di simile, pensavo che non ne avremmo mai più dovuti vedere in Europa (perché) non è degno d'Europa, non è degno dell'Occidente e non è degno degli Stati Uniti [...] Questo sta accadendo nel cuore dell'Europa e non abbiamo fatto il necessario per fermarlo. Si trova nella sfera di influenza europea. Se ne dovrebbe prendere coscienza in ambito europeo. [...] Siamo poco più che complici del massacro. ([[Margaret Thatcher]])
*La città di Sarajevo, in prevalenza musulmana, era accerchiata e bombardata giorno e notte. Altrove in Bosnia-Erzegovina, specie lungo il fiume Drina, intere città erano sottoposte a massacri e saccheggi in quella che i serbi stessi definivano «pulizia etnica». A rigor di termini, sarebbe stato più esatto parlare di «pulizia religiosa». Milošević era un burocrate ex comunista riciclato come nazionalista xenofobo, e la sua crociata antimusulmana, in realtà una copertura per l'annessione della Bosnia a una «Grande Serbia», fu condotta da milizie non ufficiali, operanti sotto il suo «rinnegabile» controllo. In queste bande, costituite di fanatici religiosi, spesso benedetti da preti e vescovi ortodossi, confluirono talvolta «volontari» di fede ortodossa provenienti dalla Grecia e dalla Russia. Esse si misero d'impegno a cancellare ogni testimonianza della civiltà ottomana, come nel caso particolarmente atroce di Banja Luka, allorché vennero fatti saltare con la dinamite parecchi minaretti storici; questo atto di barbarie non fu il frutto di una battaglia, ma venne perpetrato durante un cessate il fuoco. ([[Christopher Hitchens]])
*La guerra che si combatte oggi in Bosnia-Erzegovina non è altro che la continuazione della Seconda guerra mondiale, ma questa volta senza i comunisti, senza i partigiani. ([[Milovan Gilas]])
*Quando anni prima avevo viaggiato in Iugoslavia ero rimasta piacevolmente colpita dalla grande cura che veniva riservata al patrimonio artistico, nonché dalla coesistenza, spesso all'interno di una stessa città, di chiese cattoliche e ortodosse mescolate a una o più moschee. Adesso invece i luoghi di culto erano stati danneggiati e la Biblioteca nazionale di Sarajevo, con la sua collezione di libri rari di epoca ottomana, era stata bombardata e distrutta da un incendio. ([[Madeleine Albright]])
*Sarebbe stato assai più corretto se la stampa e la televisione avessero riportato che «oggi, forze cristiano-ortodosse hanno ripreso il bombardamento di Sarajevo», o che «ieri, milizie cattoliche hanno fatto crollare lo Stari Most». Ma la terminologia confessionale era riservata solo ai «musulmani», anche se i loro massacratori ce la mettevano tutta a distinguersi adornando le bandoliere di grosse croci ortodosse o i calci dei fucili con immagini della Vergine Maria. Dunque, ancora una volta, ''la religione avvelena ogni cosa'', incluse le nostre facoltà di discernimento. ([[Christopher Hitchens]])
*Un cecchino di Sarajevo si lascia intervistare in una stanza quasi buia. Mi sembra incredibile: è una donna. Una donna che spara a un bambino di [[Seienne|sei anni]]? Perché?<br />"Tra ventanni ne avrebbe avuti ventisei", è la risposta che l'interprete traduce.<br />Il freddo diventa più intenso, fa freddo dentro. L'intervista finisce lì, non c'è altra domanda possibile. ([[Gino Strada]])