Terenzio Mamiani: differenze tra le versioni

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*I Greci ed i Musulmani dell'Asia Minore o d'altra contrada, i quali tuttoché nati e cresciuti nel suolo stesso, pur non si chiamano concittadini, e vivono e sempre vivranno stranieri l'uno accanto dell'altro. (p. 8, VII)
*Lo stipite [[Umanità|umano]] è ordinato esso pure a spandere discosto da sé le propagini e i semi; e ogni germe nuovo dee nudrirsi del terreno ove cade, non del tronco da cui si origina. (p. 11, VII)
*Sieno rese grazie publicamente da tutta l'[[Italia]] a voi, o [[Valdismo|Valdesi]], che l'antica madre mai non avete voluto e potuto odiare e sconoscere insino al giorno glorioso che fu da [[Dio]] coronata la vostra costanza, e un patto comune di libertà vi riconciliava con gli emendati persecutori. (p. 13, VII)
*S'io credessi quelle [[Arma|armi]] che assiepano il Foro, dicea [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], starsene qui a minacciare e non a proteggere, cederei al tempo e mi terrei silenzioso. Ma il fatto fu che quelle armi nel Foro inducevano per se sole una fiera minaccia, tanto ch'egli parlò poco e male, e la paura ammazzò l'eloquenza. (p. 18, VIII)
*Dal riscontro, per tanto, di tutte le storie, senza timore mai d'eccezione, e più ancora dalla ripugnanza intima di certi termini, quali sono felicità a servitù, spontaneità e costrizione, ricavasi questa assoluta sentenza che tra le [[Nazione|nazioni]] civili il governo straniero non può vantarsi mai né della legittimità che abbiamo chiamata interiore, né della esteriore che emana dall'assentimento espresso o tacito delle popolazioni. (p. 20-21, IX)