*Sebbene siam posti noi ai confini d'Italia, non v'ha forse nazione a dir così, più italiana della Piemontese[[Piemonte]]se da ormai mille anni, per dominio non interrotto di principi, per antichità di famiglie, per armi proprie; onde dovremmo essere zelantissimi di conservare l'originale nostro carattere incorrotto, escludendo l'uso delle lingue straniere, che il modo di pensare e le opinioni straniere porta seco infallantemente. (citato in [[Felice Daneo]], ''Piccolo panteon subalpino ossia Vite scelte di piemontesi illustri narrate alla gioventù'', vol. primo, Tipografia V. Steffenone, Camandona e C., Torino, 1858, cap. 13, p. 171)