Roma: differenze tra le versioni

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Citazioni in versi.
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*A Roma si vive per il [[Calcio (sport)|calcio]] sette giorni su sette. E, se perdi, è meglio non uscire da casa. ([[Gervinho]])
*A Roma sta succedendo un fatto strano. Tutti occupati, tutti presi dai problemi del Piano Regolatore, gli Architetti non parlano più di Architettura e non parlandone e non scrivendone finiscono col non farne. Sembra che si sia rimandato il problema a un momento più calmo. Ma intanto si costruisce lo stesso, e l'edilizia, quella che sanno fare tutti anche i costruttori pizzicagnoli o i costruttori fabbricanti di caramelle, dilaga ovunque. ([[Michele Valori]])
*''A Roma tutto | ha a un prezzo.'' ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*''Ascolta, bellissima regina del tuo mondo, | accolta tra le stelle del firmamento, Roma; | ascolta, madre di uomini e di dei: | grazie ai tuoi templi non siamo lontani dal cielo.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*Che cosa, migliore di Roma? ([[Publio Ovidio Nasone]])
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*Di tutto quanto c'è in Roma la [[Fontana di Trevi|fontana]] {{NDR|di Trevi}} è certamente l'attrazione più forte. ([[John H. Secondari]])
*Diversamente dalle altre capitali europee, Roma non dette il ''la'' all'[[unità d'Italia]]; vi venne bensì annessa a un decennio di distanza dalla sua costituzione. Il governo italiano si trasferì nella città del papa; il papato restava l'istituzione chiave di Roma. ([[Henry Kissinger]])
*''Dopo fatta 'sta prima operazione, | lì, ce se fece notte in mezzo a fiume: | C'era nell'aria come n'oppressione | De fracico e 'na puzza de bitume: || Nun se sentiva che scrocchià' er timone | pe' nun impantanasse ner patume; | e verso Roma, in fonno a l'estensione, | se vedeva ariluce' come un lume. || Un lume che sur celo era 'n chiarore. | E lì pe' fiume, in quer silenzio tetro, | fòr che l'acqua non c'era antro rumore. || E in fonno a la campagna, a l'aria quieta, | de notte, er cupolone de [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] | pareva de toccallo co' le deta.'' ([[Cesare Pascarella]])
*È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale. <br /> Ma si cerchi in tutta la letteratura latina classica un'opera scientifica degna di questo nome, e non si troverà; un'opera filosofica, ancor meno. Si troverà [[Plinio il Vecchio|Plinio]], cioè un insieme di aneddoti e racconti da comare; [[Seneca]], cioè un'esposizione coscienziosa della morale e della fisica stoiche, adattate – il che significa semplificate – ad uso del pubblico romano; [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], cioè i tentativi filosofici di un letterato dilettante; o [[Macrobio]], un manuale di scuola elementare. <br /> È veramente stupefacente, se vi si presta attenzione, che i Romani, non producendo nulla essi stessi, non abbiano nemmeno mai sentito il bisogno di procurarsi delle traduzioni. In effetti, al di fuori di due o tre dialoghi platonici (tra cui il ''Timeo'') tradotti da Cicerone – trasduzione di cui non ci è pervenuto nulla – né [[Platone]], né [[Aristotele]], né [[Euclide]], né [[Archimede]] sono mai stati tradotti in latino. Almeno nell'età classica. Perché se è vero che l'''Organon'' di Aristotele e le ''Enneadi'' di [[Plotino]] lo furono, è parimenti vero che in fin dei conti ciò avvenne molto tardi e per opera di [[Cristianesimo|cristiani]]. ([[Alexandre Koyré]])
*È senza dubbio ancora la città più bella del mondo, anche se ha perso l'occasione più volte di poterlo diventare ancora di più. Manca un gusto dell'arredo urbano, la volontà di far risplendere le bellissime ville di cui Roma è ricca, la capacità di esaltare la bellezza dei monumenti. ([[Edoardo Vianello]])
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*La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. ([[Toni Servillo]])
*Ma era Roma che amavo, la Roma imperiale, questa bella regina che si rotola nell'orgia, sporcando la sua nobile veste con il vino della depravazione, fiera dei suoi vizi più che delle sue virtù. Nerone! Nerone, con i suoi carri di diamante che volano nell'arena, le sue mille vetture, i suoi amori di tigre e i suoi banchetti di gigante. ([[Gustave Flaubert]])
*''Madre comune | d' ogni popolo è Roma e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. ([[Pietro Metastasio]])
*Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: «Forza Roma!», allude soltanto a una squadra di calcio. ([[Indro Montanelli]])
*Mi rivedo con [[Pablo Picasso|Picasso]] mentre tornavamo di notte dall'Albergo Minerva, dove alloggiavano le ballerine russe, al nostro albergo in Piazza del Popolo. Preferivamo la Roma al chiaro di luna perché di notte si vede come è fatta una città. ([[Jean Cocteau]])
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*Non è il male che corre sulla terra, ma la mediocrità. Il crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma il fatto che egli suonava male. ([[Ned Rorem]])
*Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra. ([[Gigi Proietti]])
*''"Non sollevate la mia testa dalla terra insanguinata, | non portate a casa il mio corpo, | poiché tutto il mondo è terra di Roma | e, dunque, io morirò a Roma"''. ([[Gilbert Keith Chesterton]], ''[[La ballata del cavallo bianco]]'')
*Oh Roma! mia patria! città dell'anima! ([[George Gordon Byron]])
*O Roma, il cui segreto nome Iddio ci ha rivelato, eterna città, o [[patria]] del cuor mio, chi ti rammenta e non s'inchina, o termine di consiglio eterno, più non intende il mistero de' secoli. Come alle forze unite una forza, e a' membri viventi l'anima, o il sole a' pianeti, e al concorde veleggiare degli astri per lo spazio interminato un'unica meta, com'a' pensieri melodiosi un'idea, e a' consorti amori un amore, o agli spiriti uno spirito che tutti gli abbraccia, tu, o Roma, sei l'unità dell' unione, centro de' tempi, universalità del genere umano. ([[Augusto Conti]])
*Oh! Roma!, patria dell'anima!, tu sei veramente la sola!, l'eterna! Al disopra d'ogni grandezza umana anche oggi... sotto qualunque degradazione! Il tuo risorgimento non può essere che una catastrofe da mettere a soqquadro il mondo! ([[Giuseppe Garibaldi]])
*''Perché la storia si pe' l'antri è storia, | pe' nojantri so' fatti de famija.'' ([[Cesare Pascarella]])
*Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l'amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto. ([[Giacomo Leopardi]])
*Quando sei a Roma, vivi come i romani; quando sei in un altro luogo, vivi come si vive in quel luogo. ([[Sant'Ambrogio]])
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*{{maiuscoletto|Roma}} – m'hanno detto – è come una madre negra. Piena di {{sic|abbominevoli}} difetti. Ma le madri negre – aggiungo io – sono le più amorose – e quindi le migliori – del mondo. ([[Umberto Saba]])
*Roma mi presenta una bellezza disarmante. Uscita dalla misura d'uomo di [[Firenze]] mi trovo immersa nella misura dei giganti. Mi è impossibile pensare. Persino il colore dei palazzi mi confonde. ([[Bianca Bianchi]])
*''Roma, ne l'aer tuo lancio l'anima altera volante: | accogli, o Roma, e avvolgi l'anima mia di luce''. ([[Giosuè Carducci]])
*Roma non mi commuove. Mi confonde. Il canto delle fontane rivela la vera città, la necropoli che sfugge al piccone dell'ex manovale Mussolini. [...] Qui tutto sembra obbedire al pollice verso dell' ''Imperator'', che con quel gesto decreta la fine del vinto, così come riempie la pipa o come si pianta un seme. ([[Jean Cocteau]])
*Roma non mi piace: sa di morte.<ref>A questa citazione, [[Charles Augustin de Sainte-Beuve]] fa precedere questa osservazione: È il maestro e il modello di quelle generazioni risolute, tutte intese al presente e all'avvenire. Più tardi, quando vedrà Roma dirà: «Roma non mi piace: sa di morte.»</ref> ([[Émile de Girardin]])
*''Roma nostra vedrai. La vedrai da' suoi colli: | dal Quirinale fulgido al Gianicolo, | da l'Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l'estremo | vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli...| Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d'un astro. | Non i suoi cieli irragia solo, ma il mondo, Roma''. ([[Gabriele D'Annunzio]])
*''Roma nun fà la stupida stasera | damme 'na mano a faje di de sì | sceji tutte le stelle | più brillarelle che poi | e un friccico de luna tutta pe' noi.'' (''[[Rugantino (commedia musicale)|Rugantino]]'')
*''Roma puttana quattro dischi, un gatto, una serata strana, | Roma spogliata dei suoi tanti amori, dei suoi vecchi fiori, | Roma fatata lasciami cantare una serenata'' ([[Luca Barbarossa]])
*''Roma può darti tante e tali donne | che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo | è tutto qui».'' ([[Publio Ovidio Nasone]])
*Roma rischia di ritrovarsi tra vent'anni con gli stessi problemi di oggi, aggravati da un incremento edilizio e demografico enorme. La più orrenda, squalificata città del mondo che chiameremo Roma per una pietosa convenzione, per una abitudine fonetica. ([[Michele Valori]])
*Roma, Roma, Roma, Roma: giovane e decrepita, povera e miliardaria, intima e spampanata, angusta e infinita. ([[Aldo Palazzeschi]])
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*Sono un cittadino di Roma. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Stare a Roma e non far mai una passeggiata a piedi, sarebbe, mi sembra, poco divertente. ([[Henry James]])
*''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran Roma, onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. ([[Vincenzo Monti]])
*Suggello infrangibile dell'unità [[italia]]na. ([[Umberto I di Savoia]])
*Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com'è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall'altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue [[notte|notti]], così lunghe, silenziose e colme di stelle. ([[Rainer Maria Rilke]])
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*Per chi viene da [[Parigi]] o da [[Londra]], Roma è una città di provincia. [[Milano]], no. E tuttavia in niente Milano può essere paragonata a Roma. D'altra parte è curioso pensare che né Roma né Milano hanno dato qualcosa d'essenziale all'Italia, né un uomo, né un'opera. [[Dante Alighieri|Dante]], [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Sandro Botticelli|Botticelli]], [[Francesco Petrarca|Petrarca]] [[Galileo Galilei|Galileo]], [[Tiziano]], [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Giambattista Vico|Vico]], [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], [[Bramante]], che so, anche [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], non un Milanese, non un Romano.
*Rovine e preti, dei preti e delle rovine, ecco Roma nella sua autentica bellezza: essa esige il silenzio e la virtù di una meditazione immobile. Gettata in mezzo a questo mirabile cimitero della storia, la vita proletaria è di una volgarità odiosa. La plebe è sempre proletaria. E l'alveare proletario è sempre la democrazia. Che essa sia coronata, cosa importa? Il tiranno, l'assemblea, o l'imperatore all'antica, la corona cambia forma; ma è sempre la stessa bestia che la cinge.<br>I preti d'ogni specie, di ogni colore, di ogni paese, di ogni rango salvano ancora la bellezza di Roma. Le conservano la sua atmosfera da cimitero. Ecco la vera Città Eterna. D'altronde, grazie ad essi, Roma sembra la stazione universale delle rovine. È al tal punto vero, che incontrando improvvisamente al Borgo un Giapponese e due Cinesi, mi sembrarono i soli vivi. E fui preso da un folle riso.
 
===Citazioni in versi===
*''A Roma tutto | ha a un prezzo.'' ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*''Ascolta, bellissima regina del tuo mondo, | accolta tra le stelle del firmamento, Roma; | ascolta, madre di uomini e di dei: | grazie ai tuoi templi non siamo lontani dal cielo.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*''Dopo fatta 'sta prima operazione, | lì, ce se fece notte in mezzo a fiume: | C'era nell'aria come n'oppressione | De fracico e 'na puzza de bitume: || Nun se sentiva che scrocchià' er timone | pe' nun impantanasse ner patume; | e verso Roma, in fonno a l'estensione, | se vedeva ariluce' come un lume. || Un lume che sur celo era 'n chiarore. | E lì pe' fiume, in quer silenzio tetro, | fòr che l'acqua non c'era antro rumore. || E in fonno a la campagna, a l'aria quieta, | de notte, er cupolone de [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] | pareva de toccallo co' le deta.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''Madre comune | d' ogni popolo è Roma e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. ([[Pietro Metastasio]])
*''"Non sollevate la mia testa dalla terra insanguinata, | non portate a casa il mio corpo, | poiché tutto il mondo è terra di Roma | e, dunque, io morirò a Roma"''. ([[Gilbert Keith Chesterton]], ''[[La ballata del cavallo bianco]]'')
*''Perché la storia si pe' l'antri è storia, | pe' nojantri so' fatti de famija.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''Roma, ne l'aer tuo lancio l'anima altera volante: | accogli, o Roma, e avvolgi l'anima mia di luce''. ([[Giosuè Carducci]])
*''Roma nostra vedrai. La vedrai da' suoi colli: | dal Quirinale fulgido al Gianicolo, | da l'Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l'estremo | vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli...| Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d'un astro. | Non i suoi cieli irragia solo, ma il mondo, Roma''. ([[Gabriele D'Annunzio]])
*''Roma nun fà la stupida stasera | damme 'na mano a faje di de sì | sceji tutte le stelle | più brillarelle che poi | e un friccico de luna tutta pe' noi.'' (''[[Rugantino (commedia musicale)|Rugantino]]'')
*''Roma puttana quattro dischi, un gatto, una serata strana, | Roma spogliata dei suoi tanti amori, dei suoi vecchi fiori, | Roma fatata lasciami cantare una serenata'' ([[Luca Barbarossa]])
*''Roma può darti tante e tali donne | che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo | è tutto qui».'' ([[Publio Ovidio Nasone]])
*''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran Roma, onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. ([[Vincenzo Monti]])
 
==[[Proverbi italiani]]==