Kwame Nkrumah: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Kwame Nkrumah==
*Finalmente, la battaglia è finita! E così il [[Ghana]], il vostro paese benamato, è libero per sempre. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''At long last, the battle has ended! And thus Ghana, your beloved country is free forever.''<ref name="speech1957">{{en}} Citato in [http://www.bbc.co.uk/worldservice/focusonafrica/news/story/2007/02/070129_ghana50_independence_speech.shtml "Ghana is free forever Kwame Nkrumah's speech at independence 6th March 1957"], ''BBC.co.uk'', 2 marzo 2007.</ref>
*Ho chiarito in termini assolutamente inequivoci che d'ora in poi - oggi - dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti, le nostri menti, dobbiamo renderci conto che d'ora in poi non siamo più un popolo coloniale, bensì un popolo libero e indipendente. Ma anche, come ho già sottolineato, che questo comporta un duro lavoro. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''I made it quite clear that from now on – today – we must change our attitudes, our minds, we must realise that from now on, we are no more a colonial but a free and independent people. But also, as I pointed out, that also entails hard work.''<ref name="speech1957"/>
*Dipendo dai milioni di abitanti del paese, sia dai capi che dal popolo, perché mi aiutino a rifoggiare il destino di questo paese. Siamo pronti a sollevarlo e a trasformarlo in una nazione che sarà rispettata da ogni paese del mondo. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''I am depending upon the millions of the country, and the chiefs and people, to help me to reshape the destiny of this country. We are prepared to pick it up and make it a nation that will be respected by every nation in the world.''<ref name="speech1957"/>
*Ci siamo svegliati. Non dormiremo più. Oggi, d'ora in poi, c'è un nuovo africano nel mondo! Quel nuovo africano è pronto a combattere le sue proprie battaglie e a dimostrare che dopo tutto, l'uomo nero è in grado di autogestirsi. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''We have awakened. We will not sleep anymore. Today, from now on, there is a new African in the world! That new African is ready to fight his own battles and show that after all, the black man is capable of managing his own affairs.''<ref name="speech1957"/>
*Vorrei invitare tutti voi, in questo grande giorno, a ricordare tutti che niente al mondo può avverarsi senza l'appoggio e il sostegno di [[Dio]]. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''May I call upon you all - that on this great day, let us all remember that nothing in the world can be done unless it's had the purport and support of God.''<ref name="speech1957"/>
*La nostra indipendenza è senza significato, se non è congiunta alla totale liberazione dell'[[Africa]]. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''Our independence is meaningless unless it is linked up with the total liberation of Africa.''<ref name="speech1957"/>
*L'Africa ha davanti a sé due strade. La prima è quella dell'unificazione ''graduale''. Ci sentiamo continuamente raccomandare di avvicinarci all'unità in modo graduale, un passo dopo l'altro. Chi esprime questo auspicio considera l'Africa come un essere statico, che si porta addosso una serie di problemi congelati, da eliminare uno dopo l'altro; dopo di che, fatta piazza pulita, ci si riunisce insieme e si dice: 'adesso che tutto è a posto, possiamo unirci'. È una visione che non tiene conto né delle pressioni esterne, né del fatto che ogni rinvio serve solo ad aumentare le nostre difficoltà, a dividerci e a spingerci tutti insieme nelle reti del neocolonialismo. [...] In sostanza, che cosa vogliamo per l'Africa? Una Carta modellata sull'esempio dell'ONU? Un'organizzazione tipo l'ONU, in cui si creino dei gruppi che esercitino pressioni conformi ai loro personali interessi? Vogliamo trasformare l'Africa in una duttile organizzazione di Stati sul modello degli Stati americani, in cui il più debole diventi vittima del vicino politicamente ed economicamente più forte e tutti insieme dipendano dalla buona grazia di una, o più, potenze straniere? (dal discorso all'Oua, 22 maggio, 1963)<ref name="setuttalafrica">Citato in Ryszard Kapuściński, Se tutta l'Africa, traduzione di Vera Verdiani, Feltrinelli, Milano, 2018, pp. 64-65, ISBN 978-88-07-89097-0</ref>
*I nostri popoli ci hanno sostenuto nella lotta per l'indipendenza perché erano convinti che i governi africani sarebbero stati in grado di eliminare i mali del passato in un modo che non sarebbe mai stato possibile sotto il dominio coloniale. Se oggi, conquistata l'indipendenza, lasciamo permanere le stesse condizioni di prima, tutto l'odio che ha portato all'abbattimento del colonialismo si volgerà contro di noi. [...] Finché il potenziale economico dell'Africa non si troverà nelle nostre mani, le masse non potranno provare una reale preoccupazione e un sincero interesse nel difendere la propria sicurezza, nel mantenere stabili i nostri governi e nell'organizzare gli sforzi necessari a raggiungere le mete da noi prefissate. (dal discorso all'Oua, 22 maggio, 1963)<ref name="setuttalafrica"/>
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*Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (dal discorso all'Oua, 25 maggio 1963)
:''How can we hope to make Africa a nuclear-free zone and independent of cold war pressure with such military involvement on our continent? Only by counter-balancing a common defense force with a common desire for an Africa untrammeled by foreign dictation or military and nuclear presence. This will require an all-embracing African High Command, especially if the military pacts with the imperialists are to be renounced. It is the only way we can break these direct links between the colonialism of the past and the neocolonialism which disrupts us today.''<ref name="oau"/>
 
:''At{{Int|Dal longdiscorso last,durante thela battlecerimonia has ended! Andd'indipendenza thusdel Ghana, your6 beloved country is free forever.''<ref name="speech1957">{{en}} Citato inmarzo 1957|[http://www.bbc.co.uk/worldservice/focusonafrica/news/story/2007/02/070129_ghana50_independence_speech.shtml "Ghana is free forever Kwame Nkrumah's speech at independence 6th March 1957"], ''BBC.co.uk'', 2 marzo 2007.</ref>}}
*Finalmente, la battaglia è finita! E così il [[Ghana]], il vostro paese benamato, è libero per sempre. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''At long last, the battle has ended! And thus Ghana, your beloved country is free forever.''
*Ho chiarito in termini assolutamente inequivoci che d'ora in poi - oggi - dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti, le nostri menti, dobbiamo renderci conto che d'ora in poi non siamo più un popolo coloniale, bensì un popolo libero e indipendente. Ma anche, come ho già sottolineato, che questo comporta un duro lavoro. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''I made it quite clear that from now on – today – we must change our attitudes, our minds, we must realise that from now on, we are no more a colonial but a free and independent people. But also, as I pointed out, that also entails hard work.''<ref name="speech1957"/>
*Dipendo dai milioni di abitanti del paese, sia dai capi che dal popolo, perché mi aiutino a rifoggiare il destino di questo paese. Siamo pronti a sollevarlo e a trasformarlo in una nazione che sarà rispettata da ogni paese del mondo. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''I am depending upon the millions of the country, and the chiefs and people, to help me to reshape the destiny of this country. We are prepared to pick it up and make it a nation that will be respected by every nation in the world.''<ref name="speech1957"/>
*Ci siamo svegliati. Non dormiremo più. Oggi, d'ora in poi, c'è un nuovo africano nel mondo! Quel nuovo africano è pronto a combattere le sue proprie battaglie e a dimostrare che dopo tutto, l'uomo nero è in grado di autogestirsi. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''We have awakened. We will not sleep anymore. Today, from now on, there is a new African in the world! That new African is ready to fight his own battles and show that after all, the black man is capable of managing his own affairs.''<ref name="speech1957"/>
*Vorrei invitare tutti voi, in questo grande giorno, a ricordare tutti che niente al mondo può avverarsi senza l'appoggio e il sostegno di [[Dio]]. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''May I call upon you all - that on this great day, let us all remember that nothing in the world can be done unless it's had the purport and support of God.''<ref name="speech1957"/>
*La nostra indipendenza è senza significato, se non è congiunta alla totale liberazione dell'[[Africa]]. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)
:''Our independence is meaningless unless it is linked up with the total liberation of Africa.''<ref name="speech1957"/>
 
==''The Specter of Black Power''==