Prassitele: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni su Prassitele: Emanuel Löwy: Skopas e Prassitele
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==Citazioni su Prassitele==
*Apostolo entusiastico della bellezza, la fa, come nessun altro mai, trionfare in ogni sua opera, florida, radiosa, immortale. A così affinato sentimento della forma meno si addice l'austero bronzo; il marmo è il materiale prediletto di Prassitele su cui egli impera sovrano. Sotto la mano di lui se ne avviva d'incanto la superficie, guizzano mille luci e riflessi e sfumature, vibrano piani e passaggi tenerissimi, quasi impercettibili al tatto. E su tutto ciò si spandeva una policromia che rendeva più vivide le carni, smaglianti le vesti, aurea la chioma. E, virtuoso dello scalpello, contrappone allo splendore del nudo non pure i capelli or morbidi or ispidi, ma anche le rozze nebridi ferine, i molli tessuti dei mantelli, e, nelle figure di Eros, lo sfondo opaco delle grandi ali. ([[Emanuel Löwy]])
*{{NDR|Dopo aver illustrato le caratteristiche dell'arte di Scopas}} Dalla mano di Prassitele escono invece figure calme, graziose, sorridenti di divinità: Afrodite benigna e voluttuosa, Eros giovinetto; Apollo pure adolescente o efebico, le Muse, Dionisio barbuto, con Satiri ragazzi, Hercules intento alle cure del fratellino Dioniso ed altre ed altre soavi figure che sono come fiori dalle tinte delicate, dal grato profumo, i quali si uniscono e si fondono in un solo assieme di una sola intonazione di colori e di odori. ([[Pericle Ducati]])
*''I suoi compassi misuravano ponti | e amanti | e certi altri sovrumani che | lui coglieva lungo il loro cammino polveroso | verso la morte | Così loro non la raggiunsero mai | Potete ancora quasi vedere | il loro respiro | I loro occhi di pietra che guardano | attraverso tremila anni | placano la nostra paura di invecchiare.'' ([[Lawrence Ferlinghetti]])