Pietro Selvatico: differenze tra le versioni
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→Citazioni di Pietro Selvatico: Michele Sanmicheli |
sistemo: L'arte nella vita degli artisti |
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==Citazioni di Pietro Selvatico==
*{{NDR|[[Michele Sanmicheli]]}} A queste esimie doti dell'animo {{NDR|amorevolezza, generosità e disinteresse}} quelle univa d'un intelletto veramente gagliardo, perocché i suoi lavori lo attestano, a parere dei meglio competenti, l'architetto più ingegnoso del cinquecento classico. Egli fu il primo, e quasi oserei dire il solo, che sapesse far derivare la decorazione degli edifici dal sistema della lor {{sic|costruttura}}; e ne trasse da questa egregia massima quelle sue meravigliose porte di città, che appalesano il genio d'un grande artista e la scienza d'un abilissimo costruttore. Così seppe congiungere le due prerogative più difficili a trovarsi unite nell'architetto, l'espressione e la solidità. Laonde se i giovani porranno lo studio sulle austere moli che egli alzò per la sua Verona, ne trarranno ben più profitto che non a misurare gli ordini del Vignola e le facciate del Palladio. (da Pietro Selvatico, ''[https://archive.org/details/lartenellavitade00selv L'arte nella vita degli artisti]'', G. Barbera Editore, Firenze, 1870, p. 239)▼
*{{NDR|[[Sofonisba Anguissola]]}} Fornita d'ingegno pronto e di tenacissima volontà, la nostra Sofonisba poté in breve divenir pittrice di tanto merito da guadagnarsi grandissima rinomanza, e non pochi denari, nella pittura de' ritratti. In questo ramo dell'arte ella ottenne presto sì estesa fama, che i principali ricchi d'Italia bramavano venir effigiati dalla sua mano, e i letterati più celebri chiedevano le sembianze di lei, da lei stessa condotte, orgogliosi com'erano di possederne l'amicizia. (da ''L'arte nella vita degli artisti'', p. 361)▼
*Recatasi Sofonisba a Madrid nel 1559, e compiuti gli allogamenti onorevoli che le erano stati affidati, ebbe dallo sfarzoso tiranno {{NDR|Filippo II di Spagna}} donativi e pensioni lautissime, le quali se erano degno premio al {{sic|dilicato}} pennello di lei, premiavano forse ancor più le industri adulazioni ch'ella sussurrava tutto giorno all'orecchio del feroce Tiberio e della sua infelice compagna. (da ''L'arte nella vita degli artisti'', p. 362)▼
*Il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] fu in Italia uno dei più illustri propagatori del sistema che prevalse poi nella scuola olandese, sistema che consiste nel trasformare in bellezza d'arte, ciò che è schifoso nella natura. L'elevatezza del pensiero non è il suo fine; sì invece l'imitazione d'ogni naturale qual ch'esso sia. (da ''[http://books.google.com/books?id=KFIWAQAAMAAJ&pg=PP7#v=onepage&q&f=false Storia estetico-critica delle arti del disegno]'', 1856; citato in Francesca Marini (a cura di), ''Caravaggio'', 1ª ed., introduzione di Renato Guttuso, Rizzoli/Skira, Milano, 2003. ISBN 8817008087)
==''L'arte nella vita degli artisti''==
▲*{{NDR|[[Michele Sanmicheli]]}} A queste esimie doti dell'animo {{NDR|amorevolezza, generosità e disinteresse}} quelle univa d'un intelletto veramente gagliardo, perocché i suoi lavori lo attestano, a parere dei meglio competenti, l'architetto più ingegnoso del cinquecento classico. Egli fu il primo, e quasi oserei dire il solo, che sapesse far derivare la decorazione degli edifici dal sistema della lor {{sic|costruttura}}; e ne trasse da questa egregia massima quelle sue meravigliose porte di città, che appalesano il genio d'un grande artista e la scienza d'un abilissimo costruttore. Così seppe congiungere le due prerogative più difficili a trovarsi unite nell'architetto, l'espressione e la solidità. Laonde se i giovani porranno lo studio sulle austere moli che egli alzò per la sua Verona, ne trarranno ben più profitto che non a misurare gli ordini del Vignola e le facciate del Palladio. (
▲*{{NDR|[[Sofonisba Anguissola]]}} Fornita d'ingegno pronto e di tenacissima volontà, la nostra Sofonisba poté in breve divenir pittrice di tanto merito da guadagnarsi grandissima rinomanza, e non pochi denari, nella pittura de' ritratti. In questo ramo dell'arte ella ottenne presto sì estesa fama, che i principali ricchi d'Italia bramavano venir effigiati dalla sua mano, e i letterati più celebri chiedevano le sembianze di lei, da lei stessa condotte, orgogliosi com'erano di possederne l'amicizia. (
▲*Recatasi Sofonisba a Madrid nel 1559, e compiuti gli allogamenti onorevoli che le erano stati affidati, ebbe dallo sfarzoso tiranno {{NDR|Filippo II di Spagna}} donativi e pensioni lautissime, le quali se erano degno premio al {{sic|dilicato}} pennello di lei, premiavano forse ancor più le industri adulazioni ch'ella sussurrava tutto giorno all'orecchio del feroce Tiberio e della sua infelice compagna. (
==''Esposizione delle belle arti in Venezia''==
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== Bibliografia ==
*Pietro Selvatico, ''Esposizione delle Belle Arti in Venezia'', ''Rivista Europea'', Venezia 11 agosto 1842.
Pietro Selvatico, ''[https://archive.org/details/lartenellavitade00selv L'arte nella vita degli artisti]'', G. Barbera Editore, Firenze, 1870.
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