Umberto Galimberti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m minuzie
→‎L'ospite inquietante: creata pagina specifica
Riga 156:
==''L'ospite inquietante''==
===[[Incipit]]===
{{Vedi anche|L'ospite inquietante (Galimberti)}}
Un libro sui giovani: perché i giovani, anche se non sempre ne sono consci, stanno male. E non per le solite [[crisi esistenziale|crisi esistenziali]] che costellano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il [[nichilismo]], si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui.<br />Le famiglie si allarmano, la scuola non sa più cosa fare, solo il mercato si interessa di loro per condurli sulle vie del divertimento e del consumo, dove ciò che si consuma non sono tanto gli oggetti che di anno in anno diventano obsoleti, ma la loro stessa vita, che più non riesce a proiettarsi in un futuro capace di far intravedere una qualche promessa. Il presente diventa un assoluto da vivere con la massima intensità, non perché questa intensità procuri gioia, ma perché promette di seppellire l'angoscia che fa la sua comparsa ogni volta che il paesaggio assume i contorni del deserto di senso.
 
===Citazioni===
*Alla base dell'assunzione delle [[droga|droghe]], di tutte le droghe, anche del [[tabagismo|tabacco]] e dell'[[Bevanda alcolica|alcol]], c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla [[vita]]. (p. 72)
*Se il disagio giovanile non ha origine psicologica ma culturale, inefficaci appaiono i rimedi elaborati dalla nostra cultura, sia nella versione religiosa perché [[Dio]] è davvero morto, sia nella versione illuminista perché non sembra che la [[ragione]] sia oggi il regolatore dei rapporti tra gli uomini, se non in quella formula ridotta della "ragione strumentale" che garantisce il progresso tecnico, ma non un ampliamento dell'orizzonte di senso per la latitanza del pensiero e l'aridità del sentimento. (p. 13)
*Un po' di [[musica]] sparata nelle orecchie per cancellare tutte le parole, un po' di [[droga]] per anestetizzare il dolore o per provare una qualche emozione, tanta [[solitudine]] tipica di quell'individualismo esasperato, sconosciuto alle generazioni precedenti, indotto dalla persuasione che – stante l'inaridimento di tutti i legami affettivi – non ci si salva se non da soli, magari attaccandosi, nel deserto dei valori, a quell'unico generatore simbolico di tutti i valori che nella nostra cultura si chiama denaro. (p. 12)
 
{{NDR|Umberto Galimberti, ''L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani'', Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 2007}}
 
==''La terra senza il male''==