Lager: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Benigni
Mattatoi e lager nazisti
Riga 8:
*I campi di concentramento sono, come i western, un genere cinematografico. Là ci sono i pistoleri e i cavalli. Qui siamo abituati a vedere le baracche, il filo spinato, a sentire le urla delle SS. ([[Roberto Benigni]])
*I "salvati" del Lager non erano i migliori, i predestinati al bene, i latori di un messaggio: quanto io avevo visto e vissuto dimostrava l'esatto contrario. Sopravvivevano di preferenza i peggiori, gli egoisti, i violenti, gli insensibili, i collaboratori della "zona grigia", le spie. Non era una regola certa (non c'erano, né ci sono nelle cose umane, regole certe), ma era pure una regola. Mi sentivo sì innocente, ma intruppato tra i salvati, e perciò alla ricerca permanente di una giustificazione, davanti agli occhi miei e degli altri. Sopravvivevano i peggiori, cioè i più adatti; i migliori sono morti tutti. ([[Primo Levi]])
*Nella sua ''Theory of Film'', [[Siegfried Kracauer]] aveva colto un'analogia fra i [[Mattatoio|mattatoi]] e i campi nazisti, sottolineando, attraverso un confronto fra i documentari su quei campi e il film ''Le sang des bêtes'', il carattere metodico dei dispositivi di ammazzamento e l'organizzazione geometrica dello spazio che regnava nei due luoghi. In fondo, notava Kracauer, i lager nazisti erano mattatoi in cui individui declassati dal genere umano venivano uccisi come animali. ([[Luigi Fenizi]])
*Se avessi conosciuto gli orrori dei campi di concentramento tedeschi non avrei potuto fare ''[[Il grande dittatore|Il dittatore]]''; non avrei certo potuto prendermi gioco della follia omicida dei nazisti. ([[Charlie Chaplin]])
*Tutte le Dachau devono rimanere in piedi. [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], [[Campo di concentramento di Bergen-Belsen|Belsen]], [[Campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]], [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]... tutte devono rimanere in piedi a testimonianza di quando alcuni uomini cercarono di trasformare la terra in un cimitero. Qui volevano seppellire la ragione, la logica, l'intelligenza, la coscienza. Nel preciso istante in cui dimenticheremo, in cui non saremo più perseguitati da questo spettro diventeremo dei becchini. Su tutto questo dobbiamo soffermarci con il ricordo. Non solo ai confini della realtà, ma ovunque il piede dell'uomo calpesti il suolo di Dio. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|Ai confini della realtà]]'')