Corrado Ricci: differenze tra le versioni

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==Incipit di ''Architettura barocca in Italia''==
Le facoltà emotive dell'anima umana sono varie, e l'arte le indaga per soddisfare a tutte. Però avviene che, in tempi diversi, uno o più sentimenti prevalgono sugli altri, e allora l'arte prende l'indirizzo che più vale ad appagarli. Quando nella [[Rinascimento|Rinascenza]]<ref>Rinascimento.</ref> la coltura e, può dirsi, la vita tornano all'antico, l'arte torna a quella bellezza corretta e composta che suol dirsi ''classica''; quando, durante il [[romanticismo]], l'anima diventa malinconica sino al punto d'accarezzare il proprio dolore, l'arte diventa triste, come soffusa di una dolce mestizia. Così è stata, a volta a volta, tragica, lieta, pomposa. E pomposa fu l'arte quando la società sentì su tutto il bisogno che soddisfacesse alla sua facoltà "di {{sic|maravigliarsi}}".<br>"La maraviglia" ecco il sentimento prevalente cui corrispose il [[barocco]]. Lo confessò lo stesso cav. [[Giovan Battista Marino|Marino]], che fu del barocco il poeta per eccellenza,<br>
''È del poeta il fin la maraviglia. | Chi non sa far stupir vada alla striglia''.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==