Francesco Milizia: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: le sculture del Bernini
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*Il [[Francesco Borromini|Borromini]] portò la bizzarria al più alto grado del delirio. Deformò ogni forma, mutilò frontespizi, rovesciò volute, tagliò angoli, ondulò architravi e cornicioni, e profuse cartocci, lumache, mensole, zigzag, e meschinità d'ogni sorta. L'architettura borrominesca è un'architettura alla rovescia. Non è architettura, è una scarabattoleria d'ebanista fantastico. (p. 164)
*Il Borromini in architettura, il [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] in scultura, [[Pietro da Cortona]] in pittura, il cavalier [[Giovan Battista Marino|Marini]] in poesia, sono peste del gusto. Peste ch'ha appestato un gran numero di artisti. Non v'è male, da cui non si possa trarre del bene. È bene veder quelle loro opere e abbominarle. Servono per sapere quel che non si deve fare. Vanno riguardate come i delinquenti che soffrono le pene delle loro iniquità per istruzione de' ragionevoli. (pp. 164-165)
*Le sculture di Bernini sono tutte contorte in un fracasso di panni volanti, e a forza di moto non hanno né moto, né vita. (p. 231)
 
==[[Incipit]] di ''Principj di architettura civile''==