Oliver Goldsmith: differenze tra le versioni

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*''Le greggi che pascolano libere per la valle, | io non le condanno a morte: | mi è stato insegnato da Colui che ha pietà di me, | e ho imparato a essere misericordioso. || Ma dal lato verde del monte, | porto un banchetto innocente; | una bisaccia piena di erbe e di frutti, | e acqua di fonte.'' (p. 50)
*Fu già osservato mille volte, e debbo notarlo ancora una volta, che le ore che trascorriamo in prospettive di [[felicità]], sono più piacevoli di quelle coronate dal [[godimento]]. Nel primo caso, ci prepariamo il piatto secondo il nostro appetito, nel secondo, la natura ce lo prepara lei. (Utet, 1966, p. 62)
*Si passa presto sopra al disagio che dà la [[coscienza]] quando abbiamo agito male. La coscienza è vigliacca, e raramente è abbastanza giusta, per riconoscere quelle mancanze che non ebbe la forza di impedire. (Utet, 1966, p. 81)
*[...] la [[coscienza]] è codarda e quegli sbagli che non riesce a prevenire per mancanza di determinazione, raramente sa giudicarli con equanimità. (p. 83)
*''L'uomo dal morso guarì, | e fu il [[cane]] che morì.'' (p. 109)
*Va', figlio mio, e se cadrai, anche se sarai lontano, non seppellito, e non pianto da quelli che ti amano, le lacrime più preziose sono quelle della rugiada mandata dal cielo sulla testa insepolta di un soldato. (Utet, 1966, p. 143)