Critica: differenze tra le versioni

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*Ci sono due specie di critiche, l'una che s'ingegna più di scorgere i difetti, l'altra di rivelar le bellezze. A me piace più la seconda che nasce da amore, e vuol destare amore che è padre dell'arte; mentre l'altra mi pare che somigli a superbia, e sotto colore di cercare la verità distrugge tutto, e lascia l'anima sterile. ([[Luigi Settembrini]])
*Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica. ([[Massimo Onofri]])
*CRITICA (la). – L'arte di passare per un uomo di gusto a forza di fare il disgustato. ([[Adrien Decourcelle]])
*Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria. ([[William James]])
*Di fronte a una letteratura che ha scoperto l'intransitività dell'istante, la critica dovrebbe maggiormente addentrarsi nelle ragioni interne a questa scoperta, perché la metafisica è già un'epitome della storia, il ''raccourci'' di essa. La grande lezione di [[Luigi Pirandello|Pirandello]] consiste anche nel dimostrare che, se «i fatti» ingigantiscono al di fuori del mondo interiore del personaggio, questo esiste soltanto in modo apparente, perché in realtà è sempre un neonato. Alla «tranche de vie» della letteratura naturalistica, i moderni hanno sostituito la durata pura, attuandola prima mediante la psicologia (Pirandello) e poi attraverso il linguaggio ([[Carlo Emilio Gadda|Gadda]]), e perciò non è da sottovalutarsi una critica come quella di [[Leo Spitzer|Spitzer]] il quale, formatosi anche sui testi di [[Sigmund Freud|Freud]], dà grande importanza allo stile perché rivelatorio del mondo interiore. ([[Ornella Sobrero]])