Oriana Fallaci: differenze tra le versioni

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*Tengo alla metrica, al ritmo della frase, alla cadenza della pagina, al suono delle parole. E guai alle assonanze, alle rime, alle ripetizioni non volute. La forma mi preme quanto la sostanza. Penso che la forma sia un recipiente dentro il quale la sostanza si adagia come un vino dentro un bicchiere, e gestire questa simbiosi a volte mi blocca.
*Ma vi sono momenti, nella [[Vita]], in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
*Dio, quanto mi fanno schifo i [[voltagabbana]]! Quanto li odio, quanto li disprezzo! I voltagabbana in Italia sono sempre esistiti in abbondanza: d'accordo. Io mi diletto di Storia, e so bene che gli italiani sono sempre stati dei voltagabbana. Per rendersene conto basta ricordare come si comportarono i sindaci toscani ai tempi degli Asburgo-Lorena. Come saltavano dal Granduca a Napoleone e da Napoleone al Granduca. Però mai quella sconcezza ha raggiunto le vette disgustose di oggi. E la cosa più tremenda sai qual è? È che, essendovi abituati, gli italiani non se ne scandalizzano affatto. Anzi si meravigliano se uno resta fedele alle sue idee.
*Il fatto è che l'[[Stati Uniti d'America|America]] è un paese speciale, caro mio. [...] Perché trasforma i sudditi in cittadini. Perché trasforma la plebe in Popolo. Perché la invita anzi le ordina di governarsi, d'esprimere le proprie individualità, di cercare la propria felicità. Tutto il contrario di ciò che il [[comunismo]] faceva proibendo alla gente di ribellarsi, governarsi, esprimersi, arricchirsi, e mettendo Sua Maestà lo Stato al posto dei soliti re. "Il comunismo è un regime monarchico, una monarchia di vecchio stampo. In quanto tale taglia le palle agli uomini. E quando a un uomo gli tagli le palle non è più un uomo" diceva mio padre. Diceva anche che invece di riscattare la plebe il comunismo trasformava tutti in plebe. Rendeva tutti morti di fame.
*Le cose scritte possono fare un gran bene ma anche un gran male, guarire oppure uccidere.