Aleksandr Isaevič Solženicyn: differenze tra le versioni

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*Ho letto i libri di Solženitzyn, ma in inglese, inventa nuove parole, e ha devastato la vecchia lingua russa, che è così bella. ([[Aleksandra L'vovna Tolstaja]])
*L'opera e la figura di Solženicyn, genio collerico della Russia, sono state fra le rivelazioni del nostro tempo. Con la sua imponente rappresentazione dei ''[[gulag]]'' ha scosso nell'intimo la cultura ideologica europea, a sinistra e anche all'estrema sinistra, più di Trockij e Chruščëv insieme, più di Orwell, Koestler, Gide, Serge, Merleau-Ponty e dei loro attenti lettori. ([[Alberto Ronchey]])
*Scacciato dalla Russia per decreto di un'autorità che non poteva tollerarlo più né imprigionarlo ancora, prima Solženicyn fronteggiò con asprezza e superbia resistenti a ogni omologazione le insidie pubblicitarie dei ''mass-media'' occidentali, inalberando la sua ideologia amoderna, amarxista, aliberale, russa indigena, arcaica non meno di quella sua barba da profeta in battaglia. Poi scomparve nelle campagne del Vermont e tacque: «Qui è troppo facile parlare, non parlo». ([[Alberto Ronchey]])
 
==Note==