Adolf Hitler: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Spiegando il perché del tradimento del patto Molltov-Ribbentropp}} Qualunque cosa accada, Duce, la nostra situazione non può peggiorare a causa di questo passo, essa può solo migliorare [...]. Nondimeno se l'[[Inghilterra]] non dovesse trarre le debite conclusioni dai duri fatti, noi, avendo le spalle sicure, potremmo dedicarci con forze accresciute alla liquidazione del nostro nemico [...]. Dopo che, lottando, sono giunto a questa decisione, mi sento di nuovo spiritualmente libero. L'associarmi all'Unione Sovietica, malgrado l'assoluta sincerità dei nostri sforzi per venire a una definitiva conciliazione, era stato per me assai fastidioso poiché, in un modo o nell'altro, ciò sembrava contrastare con tutto il mio atteggiamento primitivo, con le mie concezioni e con i miei impegni. Ora sono assai contento di essermi liberato da questo disagio spirituale.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, p. 395.</ref>
*Quando avrò risolto tutti gli altri miei problemi, farò i conti con la Chiesa. Allora essa vedrà i sorci verdi.<ref> Citato in "Memorie del III Reich" di A. Speer, cap.IX, p. 148 – Oscar Storia, Mondadori.</ref>
*{{NDR|Alla moglie di [[Albert Speer]]}} Suo marito costruirà per me edifici quali non siamo più abituati a vedere da quattro secoli.<ref>Citato in Albert Speer, ''Memorie del Terzo Reich'', traduzione di Enrichetta e Quirino Maffi, Mondadori, 1995.</ref>
*Tutto ciò che faccio è volto contro la [[Russia]]. Se l'Occidente è troppo stupido o troppo cieco per comprenderlo sarò costretto ad interdirmi con i Russi, colpire l'Occidente e poi, dopo averlo sconfitto, a volgermi contro l'[[Unione Sovietica]] raccogliendo le mie forze. Ho bisogno dell'[[Ucraina]] affinché nessuno ci possa affamare come nell'ultima guerra.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, p. 296.</ref>
*Una riforma sociale deve fare tre cose: innanzitutto abbattere i muri che separano fra loro i diversi ceti sociali, per aprire ad ognuno la strada dell'ascesa sociale; quindi creare un livello generale di vita tale da garantire un minimo di sopravvivenza anche ai più poveri; infine provvedere affinché tutti possano essere partecipi dei benefici della cultura. (26 febbraio 1942<ref>Citato in Rainer Zitelmann, ''Hitler''.</ref>)