Reza Ciro Pahlavi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Reza Ciro Pahlavi==
*La democrazia fu allora ed è oggi al centro delle aspirazioni della società iraniana, ed è chiaro che la teocrazia non può essere la risposta a questa esigenza.<ref name="tempipadre">Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/07/14/come-ai-tempi-di-mio-padre.html?ref=search Come ai tempi di mio padre l'Iran chiede democrazia]'', ''La Repubblica'', 14 luglio 1999.</ref>
 
*{{NDR|Su [[Mohammad Khatami]]}} In un certo modo non è diverso da [[Michail Gorbačëv|Gorbaciov]]. Può tentare una perestrojka iraniana. Ma come può un regime basato sulla legge divina e non sulla volontà popolare trovare risposte adeguate alla società civile?<ref name="tempipadre"/>
 
*Sotto di lui il paese compì grandi balzi in avanti, ma le riforme politiche non arrivarono a tempo.<ref name="tempipadre"/>
 
*Guardi, mio padre è oggi popolare in Iran come non lo è mai stato finché fu al potere o in vita. Lui e mio nonno furono i grandi modernizzatori. Mio nonno agì con durezza: non poteva certo permettersi referendum sulla modernizzazione. Mio padre seppe portare l'Iran all'avanguardia nella regione e tra gli attori della scena internazionale. Ma troppo tardi capì l'importanza della partecipazione popolare.<ref name="tempipadre"/>
 
*Io, come pretendente, rappresento la monarchia costituzionale, che resta un' alternativa politica per il futuro. Non ho mai rotto i ponti col mio paese, e in me la nostalgia di casa non è mai morta. Ma quello che io voglio per me è un ruolo di unificatore, di garante del pluralismo e della riconciliazione nazionale. Voglio solo aiutare il popolo iraniano a riconquistare l' autodeterminazione.<ref name="tempipadre"/>
 
*Non dimentichi che mio padre agiva in un mondo diverso da quello di oggi, un mondo diviso in blocchi: la contrapposizione est-ovest fece porre in secondo piano in molte parti del mondo i valori della democrazia e dei diritti umani.<ref name="tempipadre"/>
 
*La monarchia costituzionale è un'opzione per il futuro, ma quel che conta è e sarà la fede nel secolarismo, la separazione tra Religione e Stato. Potremo cominciare un esperimento affascinante: diventare il primo paese islamico incamminato sulla via della democratizzazione.<ref name="tempipadre"/>
 
*Sa, nella sua storia millenaria l'Iran è stato invaso, occupato, sconfitto, ed è sempre sopravvissuto. La teocrazia è il primo problema solo interno della nostra storia. Ma ogni paese impara dalle sue epoche: anche l'Inquisizione o Cromwell sono state esperienze. Toccherà ai quarantenni come me guidare i più giovani con l'esperienza.<ref name="tempipadre"/>
 
*Stiamo lottando contro il tempo. I dittatori corrono per procurarsi la bomba e la prospettiva di un intervento militare per fermarli si fa sempre più concreta. Ma il cambiamento, ora, deve venire dagli iraniani: il regime non è mai stato tanto vulnerabile.<ref name="panorama">Citato in ''[http://archivio.panorama.it/archivio/Cosi-rovesceremo-gli-ayatollah?s=pahlavi&submit=Cerca Così rovesceremo gli ayatollah"]'', ''Panorama.it'', 2008.</ref>