Aldo Busi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sull'[[algoritmo]]}} [...] quel neoflagello di tempo ammazzato [...].<ref group="fonte:" name=consapevol/>
*Qui io sono oscenamente processato non come cittadino, ma come scrittore, come artista. Mi si lasci citare [[William Shakespeare|Shakespeare]]: la bellezza estetica sta in chi la guarda, come l'oscenità. E se qualcuno trova oscene le mie opere, dipende da lui. Quando scrivo non posso pensare al committente, figuriamoci ai lettori. Non scrivo né gialli, né romanzi rosa. Non sono uno scrittore porno e nemmeno per bambini. [...] Io faccio letteratura. Il genere letterario mi sfugge. Cerco, nel mio lavoro, di recuperare una lingua italiana. Uso un vocabolario vastissimo e le mie opere non sono divulgative. Possono essere fruite pochissimo. Sono difficilissime. Che senso ha estrapolare dieci pagine su 430 per capirne, con mente perversa, significati che non hanno e che il lettore è libero di interpretare?<ref group="fonte:">Dal processo del 13 marzo 1990 presso il Tribunale di Trento; citato in ''[http://www.altriabusi.it/2012/01/23/alla-ricerca-di-cause-migliori-iv-da-trento-a-monza-ventanni-dopo/ Alla ricerca di cause migliori (IV) – Da Trento a Monza, vent'anni dopo]'', ''Altriabusi.it'', 23 gennaio 2012.</ref>
*Quindi, se da solo non puoi figliare e ti serve un terzo incomodo per fare i comodi tuoi, è meglio tu non debba. [...] gli appagati e trionfanti papà, diciamo pure contronatura e contro ogni buonsenso, di questi bambini con una madre senza come possono essere poi tanto appagati? Come possono guardare queste meravigliose creature che gli gattonano attorno e danno ai loro contorti geni, nonché a patrimoni finanziari da non disperdere certo in beneficenza qui e subito, una cinica convinzione di totale appartenenza al mondo sulla pelle di quella anonima madre, snaturata ma senza ignominia, travolta nel suo dolore di eterna bambina violentata da ultimo anche con le migliori intenzioni e senza più un grido per farsi sentire da quel buio rimosso non solo da lei ma anche da chi l'ha sfruttato? Come possono questi padri surrogati di [[surrogazione di maternità|madri surrogate]] guardare questi figli amatissimi e doppiamente idolatrati quali premi di una [[hybris]] vittoriosa senza provare ribrezzo per se stessi al pensiero di quella mammifera incosciente, dolente, abbandonata a se stessa che glieli ha forniti e si è tolta di mezzo, anzi, che è stata di fatto tolta di mezzo magari con un bonifico conclusivo a sigillo di una lettera di credito iniziale? Di un credito di sangue mai più esigibile, estinto – come l'utero che l'ha pompato per nove mesi come se pompasse la ruota sgonfia di una bicicletta non sua?<ref group="fonte:">Da ''[http://www.corriere.it/opinioni/15_marzo_17/quel-debito-ripagare-madri-surrogate-850e1700-cc75-11e4-a3cb-3e7ff6d232c1.shtml?refresh_ce-cp Fecondazione e gay, quel debito da ripagare alle madri surrogate]'', ''Corriere.it'', 17 marzo 2015.</ref>
*Se vuoi scrivere, non devi avere vincoli di sorta, e già tenere famiglia è spesso un impedimento non inferiore del far parte di una confraternita autoprotezionistica che riconosce solo i simili a sé, e che darà le proprie preferenze non a te, astro nascente dall'orbita ancora follemente ingovernabile e dall'imprevedibile e asistematica rivoluzione... se non sei rivoluzionario, che scrivi a fare... bensì ai pianeti che già le girano attorno e la cui aspirazione è venire assorbiti dalla terra madrina, quindi più piccoli sono prima verranno attratti e inglobati, fagocitati ed espulsi, anche con l'attribuzione di premi, va da sé, ma allora tanto valeva fare i pubblicisti e coniare slogan per il mercato, si guadagna anche di più e partecipi a simposi in oasi da favola nei posti più esotici del mondo che un autore per compulsione verso un impossibile riscatto sociale... o societario se da dipendente dipende da un editore che magari è pure un Presidente di Consiglio... si sogna.<ref group="fonte:">Da un articolo pubblicato sul ''Fatto quotidiano''; riportato su ''[http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/abusi-letterari-busi-critica-critici-che-scrivono-romanzi-conflitto-58227.htm Dagospia.com]'', 24 giugno 2013.</ref>
*Si può considerare la [[religione]] una malattia a trasmissione sessuale, poiché se dreni dalla religione e dalle sue vittime il senso di colpa sessuale che inculca, la religione collassa e con essa i criminali in abiti talari che di secolo in secolo hanno perfezionato questo senso di colpa e il loro dominio sull'immenso parco buoi e vacche da riproduzione che chiamiamo umanità facendoci a sragione un torto e un merito irreparabili.<ref group="fonte:">Da ''[http://www.rollingstonemagazine.it/cultura/articoli/la-posta-del-cuore-di-aldo-busi-dicembre-2010/32588 La posta del cuore di Aldo Busi - Dicembre 2010]'', ''rollingstonemagazine.it'', 21 Dicembre 2010.</ref>