Magdi Allam: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani]]}} Se il suo pragmatismo lo presenta come un interlocutore accettabile per l'occidente, viceversa la sua spregiudicatezza lo rende un personaggio infido e imprevedibile.<ref name="lottasuccessione"/>
*Siamo pertanto doppiamente ingenui e illusi: immaginiamo che relativizzando il cristianesimo per legittimare l'islam loro si renderanno più disponibili nei nostri confronti, mentre all'opposto finiamo per essere percepiti come una landa deserta che merita di essere occupata dai musulmani.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/prete-prega-allah-chiesa-tradisce-sua-fede.html Il prete prega Allah dentro la chiesa? Tradisce la sua fede]'', ''il Giornale.it'', 2 settembre 2011.</ref>
 
{{int|''L'ultima provocazione del dittatore dimezzato''|''la Repubblica'', 3 novembre 1997}}
*Il dittatore iracheno si è arrogato il diritto di decidere quali ispettori internazionali possano e quali invece non possano partecipare al piano dell'Onu di smantellamento degli arsenali chimici, biologici e nucleari iracheni. E ha così deciso di cacciare gli ispettori americani rei, a suo avviso, di appartenere a un paese che mira a rovesciare il suo potere e ad affamare il popolo iracheno mantenendo in vigore ad oltranza l'embargo. La risposta americana, degli alleati occidentali e dell'Onu è stata ferma: o Saddam ritira la sua "inaccettabile decisione" oppure andrà incontro a delle "gravi conseguenze". Non si esclude una rappresaglia militare per costringere Saddam a fare marcia indietro. Nel più classico e consolidato stile saddamiano, il dittatore di Bagdad è ricorso anche questa volta a un imbroglio verbale tipico del mercante del "suk", dicendo apparentemente "sì" quando in realtà si tratta di un "no".
*Concepisce il mondo a sua immagine e somiglianza, non riesce a comprendere fino a dove può giocare con carte false e quando invece deve smetterla di barare. Ancora una volta Saddam ha dimostrato di essere un capobanda furbastro piuttosto che un capo di Stato intelligente, un uomo malato di paranoia che ha irrimediabilmente rotto i ponti con la realtà circostante.<ref name="ultimaprovocazione"/>
*È un dato di fatto che Saddam concepisce se stesso e la propria vita solo in funzione della conquista e del mantenimento del potere. Si è totalmente identificato con il potere, che non fa alcuna distinzione tra il proprio destino e quello dell'Iraq. Quello che va bene per lui deve andare bene per l'Iraq. In quest'ottica tutti gli iracheni, compresi le mogli e i figli, hanno diritto di esistere o meno soltanto se servono alla salvaguardia del suo potere. Ecco perché le sanzioni hanno penalizzato solo il popolo iracheno senza intaccare la dittatura di Saddam. I pochi soldi che è riuscito a racimolare con il contrabbando prima e con la vendita autorizzata del greggio dopo, li ha utilizzati per sé e per la sua Guardia repubblicana. Delle migliaia di bambini morti di fame o di malattia, Saddam non si è affatto preoccupato. Ecco perché le sanzioni non solo non servono ma sono addirittura controproducenti.
*[[George H. W. Bush|Bush]] preferì la certezza di un Iraq unito sotto la dittatura di Saddam piuttosto che il rischio di un Iraq democratico ma forse diviso tra curdi, sunniti e sciiti. E fu così che il sostegno di Bush a Saddam arrivò al punto da consentirgli di impiegare gli elicotteri e le armi chimiche per reprimere nel sangue la più imponente rivolta popolare esplosa in Iraq all'indomani della liberazione del Kuwait. Ebbene è giunta l'ora di fare autocritica.
 
{{int|''[http://www.ilgiornale.it/news/interni/bersani-ora-basta-899699.html Perché me ne vado da questa Chiesa debole con l'islam]''|''Il Giornale.it'', 25 marzo 2013}}