John Pierpont Morgan: differenze tra le versioni

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elimino l'ultima parte della seconda citazione: poco legata a Morgan
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==Citazioni su John Pierpont Morgan==
*Il più nobile dei romani era adesso J. P. Morgan. Veniva a Roma di tanto in tanto occupando parecchie stanze dell'appena costruito «Grand Hotel», tra i novelli splendori del giardino di palme e dell'orchestra tzigana. Talvolta arrivava invece al porto di Civitavecchia col suo panfilo di dieci metri, il «Corsair», la cui bandiera recava una mezzaluna e una stella d'argento, e, quando di lì faceva la sua grandiosa entrata a Roma, sembrava che nelle vesti del Nuovo Mondo ricomparissero gli Enrichi dell'era feudale e gli idoli dei ghibellini. ([[Robert Katz]])
*Si dice che ricevesse ogni giorno {{NDR|a Roma}} centinaia di persone, molte delle quali principi in difficoltà o duchi ormai dimenticati che speravano di vendergli un dipinto o un antico cimelio di famiglia. Morì al «Grand Hotel» nel 1913 e, chiuso in una bara, fu spedito in America dapprima su un vagone merci e quindi nella stiva di una nave. Ma poiché la loro ricchezza diventava sempre più principesca, altri americani continuarono a venire a Roma. ([[Robert Katz]])
 
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