Baruch Spinoza: differenze tra le versioni

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====Traduzione====
CAPITOLO I<br />''L'ente reale, l'ente finito e l'ente di ragione''.<br />Non dico niente sulla definizione di questa scienza e neppure sul suo oggetto; qui ho intenzione di spiegare soltanto le cose che sono più oscure e che gli autori trattano comunemente in metafisica.<br />Cominciamo dunque dall'ente: con tale nozione intendo ''tutto ciò che troviamo esistere necessariamente o, quanto meno, che può esistere, quando lo percepiamo in modo chiaro e distinto''.<br />Ora, da questa definizione o, se preferisci, descrizione, segue che la ''chimera'', l<nowiki>'</nowiki>''ente finito'' e l<nowiki>'</nowiki>''ente di ragione'' non possono in alcun modo essere annoverati tra gli enti. Infatti la ''chimera'' non può esistere per sua natura. L<nowiki>'</nowiki>''ente finto'' esclude una percezione chiara e distinta perché l'uomo, per la sola libertà – non all'insaputa come nel falso, ma di proposito e sapendo – congiunge e disgiunge ciò che vuole. Infine l<nowiki>'</nowiki>''ente di ragione'' non è che un modo di pensare, che serve a ''ricordare'', ''spiegare'' e ''immaginare'' più facilmente le cose conosciute. E qui si deve notare che per "modo di pensare" intendiamo ciò che abbiamo già spiegato in PPC1P15S, ossia tutte le affezioni del pensiero, come l'intelletto, la gioia, l'immaginazione ecc.
 
===Citazioni===