Pietro Badoglio: differenze tra le versioni

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*Alle qualità militari Badoglio aggiungeva astuzia, pazienza e affabilità, cosicché anche dal regime fascista, di cui parlava molto male, poté avere cariche ed onori. Ma soprattutto egli ha saputo far scendere nell'oblio le vicende di Caporetto. ([[Luigi Albertini]])
*Badoglio guidava il XXVII corpo d'armata nell'esercito di [[Luigi Cadorna|Cadorna]]: unico comandante della storia, secondo lo stratega [[Hans von Seeckt|von Seekt]] "che vinse undici battaglie di seguito restando sempre nelle medesime posizioni". ([[Paolo Pavolini]])
*Badoglio si svegliava immancabilmente alle sette. Alle otto era in ufficio. All'una a tavola. Alle nove e mezzo a letto. Nemmeno una bomba sotto la sedia poteva modificare quegli orari. Puntualissimo, pignolo, se aveva ospiti a colazione e non erano ancora arrivati per l'una, chiunque fossero, lui all'ora stabilita cominciava a mangiare. ([[Silvio Bertoldi]])
*Il maresciallo Pietro Badoglio, personaggio principe di ogni fase della nostra rievocazione: "una figura enigmatica di generale" scrive di lui [[Franco Bandini]] "che ricompare di continuo nella storia patria, così stranamente connesso, sempre, con le disgrazie del paese". ([[Paolo Pavolini]])
*La {{NDR|sua}} parsimonia giunse ai limiti dell'avarizia, anzi della taccagneria. Gli dispiaceva spendere quattrini. Andava in giro senza soldi e, seduti al caffè di Asti, toccava sempre a Valenzano<ref>Nino Valenzano, nipote di Badoglio e suo segretario nel 1943-45.</ref> pagare il ''vermut''. Lui risparmiava accanitamente, anche sulle piccolezze, con la solita scusa che lo faceva per i figli. ([[Silvio Bertoldi]])
*La sostituzione di Badoglio con questo gruppo di vecchi e famelici politicanti è, credo, un grande disastro; dal momento in cui, sfidando il nemico, Badoglio ci ha consegnata sana e salva la flotta, egli è stato per noi un utile strumento. Era inteso, credo, che egli sarebbe dovuto rimanere al suo posto... ([[Winston Churchill]])
 
*Per carattere era alieno da smancerie, poco portato alle manifestazioni sentimentali. Non gli parevano da soldato, da piemontese. Amava moglie e figli, ma ognuno al proprio posto. Nessuno dei suoi parenti lo vide dare pubblicamente un bacio alla moglie. ([[Silvio Bertoldi]])
===[[Silvio Bertoldi]]===
*Badoglio si svegliava immancabilmente alle sette. Alle otto era in ufficio. All'una a tavola. Alle nove e mezzo a letto. Nemmeno una bomba sotto la sedia poteva modificare quegli orari. Puntualissimo, pignolo, se aveva ospiti a colazione e non erano ancora arrivati per l'una, chiunque fossero, lui all'ora stabilita cominciava a mangiare. ([[Silvio Bertoldi]])
*La {{NDR|sua}} parsimonia giunse ai limiti dell'avarizia, anzi della taccagneria. Gli dispiaceva spendere quattrini. Andava in giro senza soldi e, seduti al caffè di Asti, toccava sempre a Valenzano<ref>Nino Valenzano, nipote di Badoglio e suo segretario nel 1943-45.</ref> pagare il ''vermut''. Lui risparmiava accanitamente, anche sulle piccolezze, con la solita scusa che lo faceva per i figli. ([[Silvio Bertoldi]])
*Per carattere era alieno da smancerie, poco portato alle manifestazioni sentimentali. Non gli parevano da soldato, da piemontese. Amava moglie e figli, ma ognuno al proprio posto. Nessuno dei suoi parenti lo vide dare pubblicamente un bacio alla moglie. ([[Silvio Bertoldi]])
 
==Note==