Euripide: differenze tra le versioni

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*''Chi può sapere se il [[vita e morte|vivere]] non sia [[vita e morte|morire]] | e se il morire non sia vivere?''<ref>Da ''Polido''; citato in [[Platone]], ''Gorgia'', 492e; in Platone, ''Tutti gli scritti'', a cura di [[Giovanni Reale]], Bompiani, Milano, 2005, p. 902. ISBN 88-452-9003-4</ref>
*{{NDR|Gli [[uccello|uccelli]]}} I messaggeri degli dèi.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''De sollertia animalium'', traduzione e note di Pietro Li Causi, cap. 22, in Aa. Vv., ''L'anima degli animali'', Einaudi, Torino, 2015, p. 258 (cfr. nota a p. 485: «Così citato, il verso non rimanda ad alcuna delle tragedie note di Euripide [...]. Si potrebbe comunque fare allusione a ''Ion'', 159»). ISBN 978-88-06-21101-1</ref>
*Il silenzio per i saggi è una risposta. (frammento 977 N.<sup>2</sup>)<ref>Riportato anche nei cosiddetti ''Monostici di Menandro'' (307 J.).</ref>
:'' 'Η γὰρ σιωπή τοῐς σοφοῐσιν ὰπόκρισις''.
*L'uomo giusto è nato per il bene del [[prossimo]].<ref>Da ''Eraclidi''.</ref>
*La [[donna]] è il peggiore dei mali.<ref>Da ''Ippolito''.</ref>