Giovanni Giolitti: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Giovanni Giolitti==
*Giolitti amministrò il flusso delle rimesse migratore con un criterio tuttora sub judice: per [[Gaetano Salvemini]], veemente accusatore del "ministro della malavita", ingrassò cinicamente il Nord a spese del Mezzogiorno, rendendo cronica e insolubile la "[[questione meridionale]]". ([[Paolo Pavolini]])
*Incolore, amorfo, banale, era passato attraverso la vita levandosi solo di tanto in tanto verso l'alto come fa il passero. Impiegato civile fino all'età di quarant'anni, poi funzionario amministrativo e quindi parlamentare, non amava né la retorica di Crispi né la magniloquenza di D'Annunzio; gli piacevano l'aritmetica e la contabilità, il che lo rendeva particolarmente sensibile alle sottili sfumature della cupidigia umana e alle debolezze degli altri nella misura in cui esse gli potevano essere addebitate oppure accreditate. ([[Robert Katz]])
*Merita schiaffi, pugni e fucilate nella schiena l'italiano che manifesta in sé la più piccola traccia del vecchio pessimismo imbecille, denigratore e straccione che ha caratterizzata la vecchia Italia ormai sepolta, la vecchia Italia di mediocristi antimilitari (tipo Giolitti). (''[[Manifesti futuristi]]'')
*Soprattutto accentuò la sua sfiducia nell'Esercito che probabilmente, a suo dire, non si sarebbe battuto o non avrebbe resistito ad una lunga guerra. In Libia, egli diceva, si era vinto soltanto quando eravamo dieci contro uno. ([[Antonio Salandra]])