Licia Troisi: differenze tra le versioni

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*È la forza dei [[Personaggio immaginario|personaggi inventati]], no? Non muoiono mai davvero, non se ne vanno per sempre. Ritornano, ogni volta che riprendiamo in mano le loro storie, restano con noi, perché hanno contribuito a renderci ciò che siamo. Ma è solo un'illusione: possiamo ripetere all’infinito la loro storia, rileggendola, e amandola ogni volta come la prima, ma una conclusione ce l'hanno anche loro.
*[...] [[Rat-Man]] è certamente un fumetto comico. Si ride, tanto, a volte senza freni, a volte una risata a denti stretti. Ma non c'è solo quello. Sotto la risata, c'è la tragedia di ciascuno di noi: gettati in una vita che non capiamo [...], dotati di corpi desolatamente inadeguati alle nostre ambizioni, puntiamo al cielo, ma ci mancano le ali. Ma la grandezza di Deboroh La Roccia, vera identità di Rat-Man, quella che manca a molti di noi, sta nella sua dimensione titanica: non ha poteri, è sotto tutti i punti di vista un inetto, ma non si arrende mai, guidato dall'unico desiderio di essere un supereroe. Anche se le prende sempre, anche se la vita lo colpisce duro e sotto la cintola, lui continua a guardare in alto, a indossare la maschera con le orecchie da topo e tirarsi su, ancora una volta.
 
{{Int|Da ''[http://www.reteconomy.it/programmi/cult-si-gira/2017/ottobre/08-ratman/integrale.aspx I 20 anni di Rat-Man: il topo è morto, lunga vita al topo]''|Intervista di Giuseppe Grossi, ''Reteconomy'', 8 ottobre 2017.}}
*{{NDR|Su [[Rat-Man]]}} È stata un'avventura meravigliosa, che spero in altre forme continui. È stato un compagno per tutti quanti questi anni, m'ha regalato un sacco di cose, sia risate, ma non soltanto quelle, anche tantissime riflessioni, insomma è stata una cosa veramente bella. Un compagno di viaggio, anche perché, insomma, ho cominciato a leggerlo che era più o meno il 2000, quindi per me sono 17 anni e comunque non sono pochi.
*L'altro giorno scrivevo un pezzo proprio su ''[[Rat-Man]]'' e dicevo che è anche difficile dire tutti quanti i temi che sono stati affrontati. Cioè, io c'ho ritrovato anche la mia vita in tantissime cose, in tante tavole, in tante cose che gli accadono, e anche il finale in qualche modo risuona anche con quella che è la mia esperienza di vita.
*{{NDR|Sulla peculiarità di [[Leo Ortolani]]}} Questa capacità di mescolare continuamente la comicità a quelli che invece sono gli argomenti diciamo più seri, facendo in modo che nessuna delle due faccia ombra all'altra. Quindi c'è una fusione praticamente perfetta tra questi due aspetti, per cui contemporaneamente riesce a essere serio anche all'interno della comicità e veicolare dei messaggi anche molto profondi.
 
== ''L'eredità di Thuban'' ==