Nativi americani: differenze tra le versioni

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André Maurois
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Citazioni sui '''nativi americani'''.
 
*Alla fine della guerra civile {{NDR|guerra di secessione americana}} rimanevano press'a poco duecentoventicinquemila aborigeni fra il Mississippi e le Montagne Rocciose. Molte tribù erano state civilizzate. Essi stipulavano, in piena buona fede, con gli Stati Uniti, trattati in cui veniva riconosciuta loro la proprietà di alcuni territori. Poi i bianchi domandavano loro il diritto di transito: essi l'accordavano. Allora sopraggiungevano allevatori e fattori che pretendevano che gli indiani vendessero loro delle terre. Se rifiutavano i Visi Pallidi li massacravano. Nell'Oregon, nel 1871, un gruppo di bianchi, aiutato da cani, spinsero dopo una vera e propria caccia numerosi indiani in una caverna e li uccisero tutti: uomini, donne e bambini. ([[André Maurois]])
*[Una volta che] apriamo gli occhi di questi bambini della foresta sulla loro vera condizione, [essi si renderanno conto] che la politica del governo generale verso il pellerossa non è solo liberale, ma generosa. ([[Andrew Jackson]])
*Attraverso Hollywood ci siamo convinti che i buoni erano i cow boy e non gli indiani d'America, vittime di un eccidio di 18 milioni di persone: tre volte l'Olocausto. ([[Piergiorgio Odifreddi]])