Gatta: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*''C'era una volta una gatta | che aveva una macchia nera sul muso | e una vecchia soffitta vicino al mare | con una finestra a un passo dal cielo blu. || Se la chitarra suonavo, | la gatta faceva le fusa ed una | stellina scendeva vicina, vicina | poi mi sorrideva e se ne tornava su.'' ([[Gino Paoli]])
*Era una gattina giovine giovine, di due mesi, un fagottino bigio con un sorriso rosa sotto il nasino. Abituata a camminare sulle navi, in terra non ci sapeva stare: pericolava di qua e di là sulle gambette ad arco. «Pare una gattina chioggiotta» diceva Zanze, e quella sera l'infioccò e la portò a casa sua in campagna. I due gattoni bianchi appena la videro saltarono dai mobili ad annusarla, a rovesciarla da tutte le parti. Poi la miciona prese a leccarla, a lavarla tutta quasi fosse una sua creatura. Le lettere che in quei giorni mi scriveva Zanze erano piene di baffi, tutte scarabocchiate perché la Marettina vedeva muover la penna e si ingegnava di scrivere. ([[Fabio Tombari]])
*Ho visto, l'altro ieri, sui bastioni della città, una bella gatta tigrata che degli esseri ignobili avevano abbandonato nell'acqua e nel freddo con i suoi tre cuccioletti. Ho preso le quattro bestiole e le ho portate a casa, al sicuro. Non potrò mai descrivere fino in fondo la riconoscenza dimostratami dalla gatta! Dinanzi ad uno sguardo simile a quello che mi ha rivolto, si potrebbe perfino arrossire, oppure si potrebbe esclamare: "È troppo, non lo merito!". ([[Colette]])
*Quando mi trastullo con la mia gatta, chi sa se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei? ([[Michel de Montaigne]])