Mobutu Sese Seko: differenze tra le versioni

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*Non si tratta di un colpo di stato militare, ma piuttosto di una semplice rivoluzione pacifica. (dal discorso del 24 novembre 1965, giorno della sua salita al potere)
:''Il ne s'agit pas d'un coup d'État militaire, mais plutôt d'une simple révolution pacifique.''<ref name="24novembre1965"/>
*L'appellativo «[[Terzo Mondo]]» non si può giustificare nemmeno dal punto di vista geografico né da quello demografico, perché il Terzo Mondo non costituisce un terzo dell'umanità, bensì i due terzi. [...] il termine «Terzo Mondo» è congiunto ad un'idea di disprezzo. Di conseguenza questa denominazione è obsoleta. Per le persone che l'hanno inventata, esistono paesi che formano il Blocco di ciò che si chiama l'Ovest e gli altri che formavanoformano il Club di ciò che viene chiamato l'Est. Al di fuori di questi, si mettono tutti gli altri nella stessa categoria di «Terzo Mondo». Il disprezzo provato da certi paesi colonialisti non si ferma là, poiché hanno cominciato col chiamare i paesi detti del terzo Mondo: «pesipaesi arretrati!» (dal discorso all'Onu, 1973)
:''On ne peut non plus justifier l'appellation de « tiers-monde » sous l'angle géographique ni sous l'angle des populations, car le tiers-Monde ne constitue pas le 1/3 de l'humanité mais plutôt les 2/3″ [...] le terme de « tiers-Monde » s'accompagne d'une idée de mépris. Par conséquent, cette appellation est surannée. Pour les gens qui l'ont inventé, il existe des pays qui forment le Bloc de ce qu'on appelle l'Ouest et les autres qui forment le Club de ce qu'on appelle l'Est. En dehors de ceux-là, on met tous les autres dans le même panier sous le vocable de «tiers-Monde». Le mépris qu'éprouvent certains pays colonialistes ne s'arrête pas là, car ils avaient commencé par appeler les pays dits du tiers Monde: «pays arriérés! »''<ref name="discorsoonu">{{fr}} Da ''Extraits du célèbre discours de Mobutu à l'ONU (partie 1)'', ''AfrikMag'', 23 novembre 2016.</ref>
*In Zaire, ci chiediamo cosa significhi esattamente lo sviluppo. Possiamo chiamare i paesi che possiedono un numero impressionante di macchine, che costruiscono migliaia di chilometri di autostrade, che inquinano le acque, i mari e l'aria «Paesi Sviluppati»? È giusto chiamare i paesi i cui abitanti sono certamente poveri ma equilibrati «Paesi Sottosviluppati»? Dove il numero di suicidi è più basso? Dove ci sono meno omicidi, e meno squilibrati e sadici? Vi confesso che non ho mai considerato lo Zaire, il mio paese, come sottosviluppato, perché il mio popolo è disciplinato, industrioso, dignitoso e forte, mentre i paesi che si definiscono sviluppati sono il teatro di disordini sociali, di scioperi violenti. (dal discorso all'Onu, 1973)