Kurisu Makise: differenze tra le versioni

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|didascalia = ''Cosplayer'' di Kurisu Makise
|relazioni =
*[[Nakabachi]] – padre
|doppiatore = [[Asami Imai]]
|doppiatore italiano = [[Rachele Paolelli]]
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*{{NDR|Parlando di [[Rintarō Okabe|Okarin]]}} Com'è che mi sono fatta incastrare da questo tizio? Mi prenderei a sberle, ma ero troppo curiosa...
*È l'[[effetto farfalla]]. Inviando una mail nel passato le [[linea di universo|linee d'universo]] si dividono. [...] Una modifica ne genera un'altra, quasi a darle una spinta, rendendo le successive sempre più marcate.
*In poche parole, [[Nakabachi|mio padre]] non mi sopporta, anzi, diciamo che mi odia. E non come figlia, ma come scienziata. Come rivale, insomma. Sai, mio padre era un fisico. Quando ero piccola, adoravo stare ad ascoltarlo mentre esponeva i suoi complicati teoremi scientifici. Grazie a questo, verso la fine delle elementari ero già in grado di comprendere tutte le sue pubblicazioni. Poi anch'io iniziai a pubblicare i miei articoli e a ricevere premi per ciò che scrivevo. A me però dei premi non m'importava nulla: m'interessava solo poter discutere con mio padre. Ci scambiavamo i resoconti via mail e i nostri dibattiti si facevano sempre più profondi. Ma un giorno... un giorno mio padre smise completamente di considerarmi. Non ero più solo una figlia che si divertiva a confrontarsi con lui: io vincevo quei confronti, gli facevo notare i suoi errori, e senza rendermene conto ferivo il suo orgoglio. Mio padre iniziò a sfogarsi su mia madre, perse la fiducia in sé stesso e venne allontanato dall'ateneo dove lavorava. [...] Se inventassi un congegno che rende possibili i salti temporali, credo che mio padre diventerebbe pazzo di rabbia, più di quanto non lo sia già. [...] ma [...] alla fine lo costruirò comunque, perché [...] sono troppo attratta dagli esperimenti: quando ne trovo uno a cui dedicarmi devo andare fino in fondo. Esattamente come faceva mio padre.
*Sono troppo attratta dagli esperimenti: quando ne trovo uno a cui dedicarmi devo andare fino in fondo.
*Prima con Okabe stavamo parlando di te: dicevamo che tu, [[Mayuri Shiina|Mayuri]], sei l'unica ad avere un po' di raziocinio in questo laboratorio. Quello è stato l'unico momento in cui ho visto Okabe con un'espressione veramente seria; una cosa da brividi, per la verità.
*{{NDR|Rivolta a Okarin}} Non te lo dimenticare: in qualunque linea di universo finirai per trovarti, non sarai mai solo, ci sono io.
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*'''Okarin''': Tu sei una preziosa compagna.<br />'''Kurisu''' {{NDR|imbarazzata}}: Ecco, io... io ti ringrazio. {{NDR|Okarin va verso di lei e le mette ripetutamente la mano sulla fronte}} Ehi! Che fai?<br />'''Okarin''': Stai dicendo cose non appropriate per un'assistente, ho pensato che avessi la febbre.<br />'''Kurisu''': Ma figuriamoci. Non l'ho detto perché ti sono riconoscente, il mio era, come dire, un ringraziamento formale, ecco.<br />'''Okarin''': Che razza di [[tsundere]] sei?
*In questi venti giorni, ci siamo scontrati tante volte, ci siamo presi gioco l'uno dell'altra, ci siamo anche confidati. Quand'ero con le spalle al muro, ho chiesto aiuto a Kurisu. Chi ascoltava in silenzio, e credeva alle mie parole, era Kurisu. Una diciottenne prodigio che può già vantare numerose pubblicazioni scientifiche, sempre razionale e imperturbabile, fiera e un po' invadente; ma coscienziosa, talvolta fin troppo. Le sue teorie mi hanno sempre incantato, ho scolpito nel cuore le sue parole, e ho seguito con gli occhi ogni suo gesto. Lei non è solo una compagna di lavoro, per me Kurisu Makise è... ([[Rintarō Okabe|Okarin]])
*Si può sapere perché devi essere così superiore a me?! Non è logico che una figlia sia più in gamba del proprio padre! Se tu non esistessi, sarei io lo scienziato di successo! Se soltanto tu non esistessi... ([[Nakabachi]])
 
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