Pierre Bayle: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Pierre Bayle==
*[[Giordano Bruno]], nativo di Nola, nel Regno di Napoli, era uomo di grande spirito, ma impiegò male la sua intelligenza: perché non solamente attaccò la filosofia di [[Aristotele]] (A) in un momento in cui non lo poteva fare senza senza sollevare mille agitazioni e senza esporsi a mille persecuzioni; ma attaccò anche le verità più importanti della fede (B).<ref>Da ''Dictionnaire historique et critique''; citato in ''Immagini di Giordano Bruno 1600-1725'', Procaccini, Napoli, 1996.</ref>
*Il ''pro'' e il ''contro'' si trovano in ogni [[nazione]].<ref>Da ''Pensées diverses sur la comète'', a cura di A. Prat, 1939.</ref>
*[...] l'esattezza delle [[Citazione|citazioni]]. È una virtù più rara di quel che si pensi. <ref>''Parmi tous ces grands éloges il n'y en a guère qui lui fasse plus d'honneur que celui qui se rapporte à l'exactitude de citer. C'est un talent beaucoup plus rare que l'on ne pense.'' (da ''Dictionnaire historique et critique'', tomo XIII, Desoer Libraire, Parigi, 1820, [http://books.google.com/books?id=IuVgmDPAmwsC&lpg=PA78&ots=mJiJFJFMjx&pg=PA78 p. 78])</ref>
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*L'anima delle bestie non ha peccato, e tuttavia essa è soggetta al dolore e alla miseria, sottoposta a tutti i desideri sregolati della creatura che ha peccato. In che modo trattiamo le bestie? Le facciamo sbranare fra di loro per procurarci piacere, le scanniamo per nutrirci; frughiamo nelle loro viscere, quando sono ancora in vita, per soddisfare la nostra curiosità, e facciamo tutto questo grazie al dominio che Dio ci ha dato su di esse. Che confusione! La creatura innocente è sottoposta a tutti i capricci della creatura colpevole! (''Rorario''; 1976, p. 155)
*Molti seguaci di [[Cartesio|Descartes]] non hanno dato molta importanza a questa questione, dissentendo dal maestro per quanto riguarda la teoria degli automi. [[Theodor Craanen|Craanen]] [...] fu un grande sostenitore di Descartes, al punto che ebbe a subire delle persecuzioni per questa ragione, e, cosa ancora più straordinaria, al punto di difenderne le affermazioni a proposito della ghiandola pineale; tuttavia si faceva beffe di quanti sostenevano che le bestie non sentono. (''Rorario''; 1976, p. 157)
*Possiamo dunque mettere [[Arnobio]] nel numero di coloro che hanno sostenuto la razionalità dell'anima delle bestie. È senza dubbio da lui che [[Lattanzio]] aveva imparato a non stabilire alcuna altra differenza fra le bestie e l'uomo, se non quella del culto di Dio. (''Rorario''; 1976, p. 162)
*Nulla è più divertente del vedere con quale sicumera gli [[Scolastica|scolastici]] vogliono imporre dei limiti alla conoscenza delle bestie. Secondo loro le bestie conoscono soltanto gli oggetti singoli e materiali e ricercano esclusivamente l'utile e il piacevole; non sanno riflettere sui loro sentimenti e sui loro desideri né trarre conclusioni da una cosa a un'altra. Si direbbe che essi abbiano frugato nelle facoltà e negli atti dell'anima delle bestie con miglior successo di quanto non abbiano fatto i più esperti anatomisti nelle viscere dei cani. La loro temerità è tanto grande, che se anche per caso avessero trovato la verità, sarebbero indegni di lode e persino di giustificazione. (''Rorario''; 1976, pp. 167-168)
*[[Giordano Bruno]], nativo di Nola, nel Regno di Napoli, era uomo di grande spirito, ma impiegò male la sua intelligenza: perché non solamente attaccò la filosofia di [[Aristotele]] (A) in un momento in cui non lo poteva fare senza senza sollevare mille agitazioni e senza esporsi a mille persecuzioni; ma attaccò anche le verità più importanti della fede (B).<ref>Da ''Dictionnaire historique et critique''; citatoCitato in ''Immagini di Giordano Bruno 1600-1725'', Procaccini, Napoli, 1996.</ref>
 
==Note==