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*I [[barba|peli che crescono sulle guance]] non soltanto le riparano, ma le completano accorciandole in modo ordinato. Essi infatti danno un tocco di veneranda mascolinità all'individuo, soprattutto con il passare degli anni e soprattutto se ricoprono tutte le guance in ogni loro punto e per bene. Per lo stesso motivo la natura ha lasciato privi di peli e spogli i cosiddetti pomi e il naso. Diversamente, il volto dell'uomo assumerebbe un aspetto selvatico e ferino, e dunque per niente appropriato a un essere mansueto e socievole.<ref>Da ''De usu partium'', XI, 14; citato in ''L'anima degli animali'', p. 132.</ref>
*Lo scopo dell'[[Medicina|arte medica]] è la [[salute]], il fine è ottenerla.<ref>Da ''De Sectis'', in ''Opere scelte'', a cura di I. Garofalo, M. Vegetti, UTET, 1978.</ref>
*Non è ancora sufficientemente chiaro se gli esseri animati che si dicono [[animale|bruti]] siano privi di ragione. Forse infatti, quantunque non siano forniti di quella ragione, chiamata enunciativa, che si manifesta con una voce comune con noi, senza dubbio però hanno in comune con noi quella che si riceve con l'anima, e che si chiama ragione capace di affetti, quantunque alcuni ne abbiano in misura maggiore e altri in misura minore.<ref>Da ''Exhortat. ad Art. lib. Stud.'', inizio; citato in [[Pierre Bayle]], ''Dizionario storico-critico'', vol. I, a cura di Gianfranco Cantelli, Laterza, Bari, 1976, p. 160.</ref>
*Ricordati che il miglior [[medico]] è la [[natura]]: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.<ref>Citato in Valentina Beggio, ''Cosa raccontano i cristalli e come usarli'', Giunti Editore, Firenze, 2001,
[http://books.google.it/books?id=mRXgAERXAE0C&pg=PA7 p. 7]. ISBN 88-440-2138-2</ref>