Bernard Dorival: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Bernard Dorival==
* Senza dubbio ci sono, in [[Paul Cézanne|Cézanne]], parecchi Cézanne: un uomo concreto e uno immaginoso, un sensuale e un intellettuale, un meridionale e un mediterraneo [...] un barocco e un classico. L'uno amava il reale, che sentiva d'istinto e cui, di necessità, si rifaceva continuamente; pittore, maneggiava la sua materia come uno scultore la creta, come un cuoco i suoi impasti, come un contadino la terra del suo campo; l'altro si dilettava a vagare nei regni fantastici, affollati di tutti i pensieri del desiderio e dell'amore, dove i grandi romantici si recarono in rapida visita, e che Nerval e Baudelaire frequentarono intimamente. Quello si abbandonava voluttuosamente alle gioie che procurano lo spettacolo delle cose e una creazione artistica compiacente; questo, proclamando illusoria la natura, giudicava proprio dell'uomo conferire ad essa l'essenza col pensarla, e preconizzava una attività creatrice volontaria, ascetica. Il meridionale barocco amava il movimento, l'effetto, un lirismo non esente da retorica; l'ordine, la staticità, il ritegno, lo stile sollecitavano il classico mediterraneo. Se mai ad essere umano si poterono applicare i famosi versi di Racine: "Mon Dieu, quelle guerre cruelle. / Je trouve deux hommes en moi", fu al pittore Paul Cézanne.<ref name="multi">Citato in Stefania Lapenta, ''Cézanne'', I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8</ref> (da ''Cézanne'', 1948)
 
==Note==