Carlo Gesualdo: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Carlo Gesualdo==
*Ammiro Gesualdo fin dai tempi della scuola. Trovo intrigante nella sua vicenda la sovrapposizione di un passaggio storico (dal rinascimento al [[barocco]]), di uno musicale (dopo l'astrattezza sublimata della polifonia del madrigale la musica diventa monodia accompagnata, più adatta a vestire sentimenti "reali") e di uno personale (l'uomo Gesualdo era prigioniero di convenzioni sociali come il delitto d'onore e il musicista era cristallizzato in un linguaggio vecchio: non aveva il "corpo", la forza né di fare l'assassino né di fare l'operista). ([[Luca Francesconi]])
*È ormai pacifico essere Carlo Gesualdo, il principe di Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi; e contendere a [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]] ([[Luca Marenzio|Marenzio]], morto a soli quarantasei anni, mancò per pochi mesi l'ingresso nel nuovo secolo) la palma di più importante musicista a cavallo fra Cinque e Seicento, di massimo esponente dell'aurorale Barocco le radici del quale si sprofondano nel linguaggio, nello stile, nella stessa concezione del suono, del pieno Rinascimento. ([[Paolo Isotta]])
*''I madrigali di Gesualdo, principe di Venosa, | musicista assassino della sposa – | cosa importa? | Scocca la sua nota, | dolce come rosa.'' ([[Franco Battiato]])