Franz Liszt: differenze tra le versioni

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*Giunge per me il momento («nel mezzo del cammin di nostra vita»), di liberarmi della crisalide del virtuoso e di lasciare libero volo al mio [[pensiero]]... Lo scopo di cui m'importa innanzi tutto e soprattutto, in quest'ora, è di conquistarmi un teatro per il mio pensiero, come l'ho conquistato in questi ultimi anni per la mia personalità d'artista. (1847; citato in [[Claude Rostand|Rostand]], ''Liszt'', traduzione di Paolo Castaldi, Arnoldo Mondadori Editore, 1961)
*Il mal d'[[Italia]], sarà sempre il [[male]] delle [[Anima|anime]] belle.<ref>Citato in Pietro Lanzara, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/20/Suono_Liszt_preparo_disco_poesie_co_10_110120050.shtml «Suono Liszt e preparo un disco di poesie yiddish»]'', ''Corriere della sera'', 20 gennaio 2011</ref>
*Il [[sacramento]] più desiderabile da ricevere mi sembra quello dell'[[Unzione degli infermi|Estrema Unzione]]. (1876, lettera alla principessa Carolyne; citato in [[Claude Rostand|Rostand]], ''Liszt'', 1961)
*La politica è la scienza dell'opportunismo e l'arte del compromesso. (1870, lettera alla principessa Carolyne; citato in [[Claude Rostand|Rostand]], ''Liszt'', 1961)
*Mai il carattere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] ha nascosto un solo movimento, un solo impulso dettato dal più delicato sentimento d'onore e dalla più nobile intesa degli effetti. Eppure, mai natura fu più atta a giustificare degli scatti, dei difetti, dei capricci e delle singolarità brusche. La sua immaginazione era ardente e i suoi sentimenti arrivavano sino alla violenza. La sua struttura fisica era debole e malaticcia. Chi può misurare le sofferenze scaturite da queste cose opposte? Devono esser state tremende, ma non ne diede mai spettacolo. Ne conservò il segreto, lo nascose a tutti gli sguardi sotto l'impenetrabile serenità di una fiera rassegnazione. (citato in [[Nino Salvaneschi]], ''Il tormento di Chopin'', dall'Oglio Editore, Milano 1943)