Patrick Modiano: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*A che cosa pensava, mentre alle sue spalle un omone rubicondo accarezzava la coscia di una bionda e un giapponese imbalsamato sedeva, come faceva da giorni, su una poltrona di questo bar dell’Hilton? Ero certo che non pensava a niente: galleggiava su un torpore sempre più opaco. E io, avevo il diritto di strapparlo da questo torpore, di svegliare in lui qualcosa di doloroso? (p. 35)
*Lei mi disse che lo sposava per avere la cittadinanza francese… Era la sua ossessione, avere una cittadinanza. (p.38)
*Hutte mi citava l’esempio di un tale che chiamava “l’uomo da spiaggia”. Costui aveva passato quarant’anni della sua vita sulle spiagge o ai bordi delle piscine a conversare amabilmente con villeggianti e ricchi sfaccendati. Negli angoli e sugli sfondi di migliaia di fotografie di vacanze, lo si vede in costume da bagno fra gente allegra, ma nessuno potrebbe dirne il nome o il motivo per cui è lì. E nessuno si accorse di quando smise di comparire nelle fotografie. Non osavo dirlo a Hutte, ma credevo di essere io “l’uomo da spiaggia”. Hutte d’altronde non si sarebbe meravigliato: secondo lui, lo siamo tutti, e la sabbia – cito le sue parole – “serba solo per qualche secondo le impronte dei nostri piedi". (p. 44)
*Vorrei rivivere certe notti limpide, durante le quali contemplavamo, sotto, il villaggio che si stagliava nitido sulla neve, come una miniatura, come uno di quei giocattoli natalizi che si espongono in vetrina. Tutto sembrava semplice e rassicurante, e fantasticavamo sul nostro futuro. Ci saremmo stabiliti lì, i nostri figli avrebbero frequentato lì la scuola, i campanacci dei greggi al pascolo ci avrebbero portato l'estate. La nostra esistenza sarebbe scorsa felice e senza sorprese.