Hippolyte Taine: differenze tra le versioni

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*Per comprendere un'[[opera d'arte]], un [[artista]], un gruppo d'artisti, bisogna rappresentarsi con precisione lo stato generale dello spirito e dei costumi del tempo cui essi appartenevano.
:''Pour comprendre une oeuvre d'art, un artiste, un groupe d'artistes, il faut se représenter avec exactitude l'état géneral de l'esprit et des moeurs du temps auquel ils appartenaient.''<ref>Citato in Lionello Venturi, ''Storia della critica d'arte'', Einaudi, Torino, 1966, p. 227.</ref>
*{{NDR|A proposito dell'amore che [[Jean de La Fontaine|La Fontaine]] nutriva per gli [[animale|animali]]}} Segue le loro emozioni, ripercorre i loro ragionamenti, s'intenerisce, si rallegra, partecipa ai loro sentimenti. È ciò che ha vissuto con loro. [...] L'animale contiene tutte le caratteristiche dell'uomo, sensazioni, giudizi, immagini.<ref>Da ''La Fontaine et ses Fables'', Hachette, Parigi, 1911, pp. 166, 107; citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 115. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>
*[[Tito Livio]] descrive l'ambiente fisico soltanto per spiegare le emozioni morali; solo avendo di mira l'anima, osserva il corpo. [[Polibio]] non rappresenta né l'uno né l'altra. Il passaggio delle Alpi non è per lui altro che un'ascensione, ''anabolé'', che bisogna non far vedere, bensì far comprendere.<ref>Da ''Essai sur Tite-Live''; citato in Gian Biagio Conte, Emilio Pianezzola, ''Storia e testi della letteratura latina 2: la tarda repubblica e l'età di Augusto'', Le Monnier, Firenze, p. 799. ISBN 88-00-42019-2</ref>