Vincenzo Monti: differenze tra le versioni

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*''Finché l'uom la desia, leggiadro oggetto | Certo è la [[donna]], e cosa alma e divina; | Ma nel possesso il ben cangia d'aspetto; | Muore la rosa e vi riman la spina''. (''Per le nozze Paolucci-Mazza'', 1789)<ref name=Ope></ref>
*''Ha cuor villano, e libertà non merta | chi l'amico lasciò nella catena''. (da ''Il pericolo'', p. 413)<ref name=Ber></ref>
*Il [[cuore e cervello|cuore]] vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'[[cuore e cervello|intelletto]]. (da ''Lezioni di eloquenza e Prolusioni accademiche'')
*{{NDR|Sull'ideale}} ''Il nudo | Arido vero che de' vati è tomba''. (da ''Sermone sulla Mitologia'', 92-93, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 547)
*Il secondo articolo delle vostre Osservazioni è un capo d'opera. Io ne sono incantato dopo la quarta e la decima lettura, e non v'è prosa che in soggetto di critica mi abbia mai fatta una si gagliarda e dolce impressione. Chiunque abbia fior di senno argomenterà dal vostro scritto che voi sarete un giorno il massimo de' Critici e per sicurezza di giudizio, e per profondila di sentimento, e per evidenza e precisione di stile, e per tutte quelle prerogative che distinguono dallo scrittore pedante lo scrittore eloquente e filosofo .... Niuno ha mai parlato di [[Dante]] così degnamente; niuno ne ha mai più sottil mente sviluppato lo spirito. Ma il vostro capo d'opera ha un difetto universale, e questo è la troppa lode che date all'imitatore di [[Dante]]. In verità mi sento impotente a sostener questo peso, e vi prego di mitigarlo. A saziare il mio amor proprio mi basta quell' ''Eliseo avviluppato nel mantello del suo maestro''; mantello che non darei per tutte le porpore dell'universo. (da una lettera a [[Francesco Torti]], citato in [[Francesco Torti]], ''Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti'', p. 11, Tipografia Tomassini, Fuligno 1825)
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==''Galeotto Manfredi''==
===[[Incipit]]===
'''Zambrino''': ''Ubaldo, udisti?''<br />'''Ubaldo''': ''Udii, Zambrino''.<br />'''Zambrino''': ''Intendi | Quell'acerbo parlar?''<br />'''Ubaldo''': ''L'intendo assai''.<br />'''Zambrino''': ''Di profondi sospetti ingombra è certo | La gelosa Matilde. In altro amore | Traviato ella teme il suo Manfredi, | E complice ti crede''.<br />'''Ubaldo''': ''E tu sei quello | Che tal credenza le risvegli in petto; | Queste ancóra v'aggiungi''.
 
===Citazioni===
*'''Ubaldo''': ''Non ha forza il braccio | Se dal [[Cuore|cor]] non la prende'', (p. 234)
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*'''Matilde''': ''Gran forza inspira | E fierezza il [[Dolore|dolor]] quando lo move | [[Amore|Amor]] tradito''. (Atto I, p. 246)
*'''Elisa''': ''Il [[Cuore|cuor]] si serra | Nelle [[Fortuna|fortune]], e sol lo schiude il tocco | Delle grandi sventure.''. (Atto II, p. 252)
 
===Citazioni sull'opera===
*E scrisse la tragedia del Manfredi, mosso da certi spiriti in lui destati dalla lettura di [[William Shakespeare|Shàkspeare]]. Perciò quel suo Manfredi ha molti colori che tengono a quelli della poesia inglese, per quanto l'indole de' nostri teatri il comporta; e la imitazione ne apparisce chiarissima ne' caratteri, e specialmente in quello di Zambrino, coniato ad imagine dell'Iago dell' ''Otello''. ([[Francesco Cassi]])
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*Vincenzo Monti formò su primi classici le precipue bellezze di suo stile, ma non ne seguì servilmente alcuno. Additò a poeti il vero modo d'imitar [[Dante]] più che non fecero [[Onofrio Minzoni |Minzoni]] e il [[Alfonso Varano|Varano]], e richiamò dal torto sentiero i traviati italici verseggiatori. ([[Gianfrancesco Rambelli]])
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==
*'''''[[Iliade]]'''''
 
==Altri progetti==